Omelia (27-01-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda.

Come vivere questa Parola?
La prima lettura di oggi ci propone un versetto davvero domenicale. Un testo esaltante grazie al quale siamo introdotti con forza nell'atmosfera di esultanza tipica del dies Domini, dell'ottavo giorno, della pienezza, della Risurrezione. Fare esperienza del "Regno dei cieli che è qui", come ci annuncia Gesù nel vangelo, è appunto accorgersi e celebrare una vita trasformata dalla notte al giorno, dalle tenebre alla luce, dalle "cose di prima" alla novità di adesso. Ma cosa è richiesto perché ci avvenga questa liberazione? Gesù riassume tutto in un unico, pressante invito: "Convertitevi". E i discepoli, primi chiamati, subito accolgono questo invito lasciando: innanzitutto le proprie occupazioni (le reti), poi i propri beni (la barca), fin'anche i propri affetti (il padre sulla barca), per seguire Colui che ha ordinato loro: "Qui dietro a me". Convertirsi allora è farsi trovare "qui" (e non là, altrove da Gesù) dietro al Signore, percorrendo le sue vie, guidati passo passo da Lui, come suoi discepoli, ossia come gente che ha tutto da imparare da Lui. Lasciare tutto allora sarà solo il riconoscimento pieno d'amore che nulla davvero ci giova, nulla ci guadagna la felicità, se non la fedeltà alla sequela di Lui.

Nel cuore abitato dalla sua chiamata oggi ripeterò con S.Paolo: "Tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in Lui" (Fil 3,8).

La voce di un piccolo del Regno
Guardandoci da Satana, il quale non vuole che l'uomo abbia la mente e il cuore rivolti a Dio, non abbiamo da fare altro che seguire la volontà del Signore e piacere unicamente a Lui.
S. Francesco