Commento su Lc 21,5-19
Come vivere questa Parola?
Quanto è attuale e vera la Parola che ci offre la liturgia in questa ultima domenica dell'anno ordinario!
La domanda dei discepoli è la nostra domanda: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose?» Quando? Vorremmo sapere! Vorremmo sapere per prepararci, per reagire.
Di fronte a questa domanda il Vangelo non dà risposta e non ci presenta soluzioni fatte: invita a restare ben radicati nella verità di Cristo. Solo in Gesù Cristo troviamo la stabilità della nostra vita. I discepoli di Gesù sono chiamati a perseverare, a rimanere radicati in Lui credendo alla vittoria della Vita sulla morte.
La prospettiva terrena porta con sé insuccesso, divisione, solitudine e difficoltà. Il cristiano però non perde nulla sulla via della croce perché la Pasqua gli restituisce tutto, così da divenire vittorioso e trasformato. Nella sua vita resta sempre la sicurezza della Parola di Gesù; "Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto"
Signore, invoco per me oggi il dono della perseveranza perché non abbia a scoraggiarmi e lasciarmi prendere dalle logiche pessimistiche e buie di questo mondo. Aiutami a ricordare che Tu hai già vinto la morte con la Tua Resurrezione.
La voce di un Dottore della Chiesa
"Se quando chiedete non ricevete, è perché non chiedete ciò che è necessario, o perché chiedete senza fede, con leggerezza o senza perseveranza."
San Basilio Magno
Sr Vilma Colombo FMA - [email protected]