Omelia (13-11-2022)
padre Paul Devreux
Commento su Luca 21,5-19

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».

Il Tempio era nuovo e bellissimo. Infondeva un senso di sicurezza a chi lo vedeva. Gesù scandalizza dicendo che sarà distrutto, e siccome quando Luca scrive il suo vangelo è già successo, è facile dire che Gesù l'aveva predetto. Ma penso che la profezia di Gesù non si riferisse tanto alla distruzione materiale, quanto a quello che sarà il frutto della sua Passione. Nel tempio vi era un culto basato sui sacrifici fatti per ottenere grazie e benevolenza, che Gesù taccia di mercato. Perciò caccerà i mercanti dal Tempio e annuncerà la totale gratuità dell'amore di Dio, che non ha bisogno di sacrifici e offerte da parte nostra.


Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: "Sono io", e: "Il tempo è vicino". Non andate dietro a loro!

Ci sono sempre state persone che sognavano la fine del mondo o di essere illuminati. E c'è sempre qualcuno che ha piacere di ascoltarli. Io vedo che meno si va in chiesa, più si ha tendenza a credere alle cose più strane. Perciò è importante pregare per non farci prendere in inganno e aiutare chi ci casca.


Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Sembra di ascoltare un nostro telegiornale, e l'assurdo è che ascolto volentieri queste cattive notizie. Un professore mi spiegò che questo è dovuto al fatto che quando sento che è morto qualcuno, la mia reazione inconscia è quella di dire:"Meno male, anche oggi non è toccato a me!" e mi rilasso.


Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.

Bello il fatto che Gesù c'invita a cogliere ogni occasione, anche se negativa, per testimoniare il suo amore e la sua esistenza, e così far sì che anche il male possa diventare un' occasione di bene. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. La parola e la sapienza di Gesù, è quella della carità, quella di chi vuole fare del bene. Basta avere questa priorità e il resto viene da se.


Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Questa è la buona notizia, valida per chiunque confida in Dio più che nell'uomo.


Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

In sintesi Gesù c'invita a scegliere ogni giorno tra la logica umana e quella del Vangelo. Tra il vivere contando solo sulle mie forze, costretto a stare sempre sulla difensiva per via di tutti i pericoli che ci sono e di cui ho paura, e il vivere da figli di Dio, avendo come prospettiva non più la morte ma la comunione sempre più intensa con Dio; tra il vivere scivolando più o meno velocemente verso la morte, e il salire guardando in alto.

Personalmente preferisco avere come meta il Cielo.


Buona domenica.