Omelia (09-10-2022)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 17,11-19

Come vivere questa Parola?

I dieci lebbrosi che implorano la guarigione, sono l'immagine dell'impotenza dell'uomo di fronte alla debolezza fisica e psicologica. Uno solo torna a ringraziare, pieno di fede, è un samaritano. Nove vanno al Tempio e il samaritano, senza un Tempio in cui essere accolto, corre da Gesù. E gli altri? Scomparsi. Maillot, un autore francese, commenta così il brano: "guarire gli uomini dalla loro ingratitudine è ben più difficile che guarirli dalle loro malattie". Essere guariti non significa essere salvati. I nove ingrati sono l'icona di un cristianesimo che ricorre a Dio come ad una specie di mago da invocare quando c'è bisogno. I nove sono guariti: hanno ottenuto ciò che chiedevano. Ma non sono salvati, ovvero non si scoprono amati e al centro di un progetto di amore. Rimasti chiusi nella loro parziale e distorta visione di Dio, guariti dalla lebbra sulla pelle, non vedono la lebbra che hanno nel cuore. Che rapporto abbiamo con questo Dio cui spesse volte ci avviciniamo nei momenti di bisogno?


Signore, guariscici da ogni lebbra, da ciò che ci allontana dai fratelli ma, soprattutto, salvaci dall'ingratitudine verso di te!


La voce di un filosofo

"Vale la pena di sperimentare anche l'ingratitudine, per trovare un uomo riconoscente."

Seneca


suor Emilia Di Massimo FMA - [email protected]