Omelia (09-10-2022) |
Missionari della Via |
Commento su Luca 17,11-19 Del Vangelo di questa domenica, della guarigione di questi dieci lebbrosi, prendiamo due aspetti principali: il desiderio di essere guariti e la gratitudine. Vi sono dieci lebbrosi i quali andando incontro a Gesù, gridano da lontano «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Subito, davanti alla sofferenza di queste persone e alla loro supplica, Gesù li invita a recarsi dai sacerdoti gli unici che potevano attestare la guarigione della lebbra e con essa la possibilità di essere reintegrati nella vita della comunità. I lebbrosi, infatti, erano degli emarginati, costretti a vivere fuori dai centri abitati perché lebbrosi e dunque trasmettitori di questa malattia, privati dunque di qualunque relazione. Ma avevano un desiderio: essere guariti. Anche noi siamo spesso ammalati di lebbra, lebbra del peccato, la lebbra del nostro egoismo che ci porta a escludere quelli che ci possono disturbare dalle nostre comodità, dai nostri affari. Anche noi siamo ammalati di lebbra perché scoraggiati, delusi dalla vita e dalle aspettative, da desideri non realizzatisi. Insomma, anche noi siamo ammalati di lebbra, intesa come incapacità, per tanti motivi, di avere relazioni con Dio e con gli altri. Così nella vita ci troviamo spesso ad un bivio: o adottare il ruolo di vittima, che ci dà un'identità, o desiderare di essere guariti dal Signore. Sì, perché ci vuole anche un atto di umiltà per dire che da soli non siamo capaci di guarire da certe ferite. I lebbrosi desiderosi di essere guariti obbediscono alle direttive del Signore recandosi dai sacerdoti. Ma non hanno neanche il tempo di raggiungerli che lungo il viaggio si ritrovano guariti. Nessuno, tranne uno, va oltre nel pensare, chiedendosi: ma chi è questa persona che ci ha guariti? Ci basta solo questa guarigione? Somigliano tanto a noi, quando preghiamo per qualcosa e quando poi veniamo esauditi, ci buttiamo tutto alle spalle, riprendendo la vita come se niente fosse. Basta essere guariti? Basta che ci sia la salute, come tanti dicono?
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