Omelia (18-11-2001)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Disse Gesù: «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». Gli domandarono:«Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?». Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare!»

Come vivere questa Parola?
Anche l'indagine scientifica afferma che questo piccolo pianeta-terra un giorno sarà distrutto, dentro grandi eventi cosmici. Gesù lo ricorda agli ammiratori del tempio di Gerusalemme, ricco di cose preziose. In effetti tutto sta già passando. Lo dicono perfino le rughe che ieri non c'erano sui volti di giovane età, l'imbiancarsi dei capelli, l'affaticamento e gli acciacchi del corpo nell'età avanzata. Siamo dunque dentro una realtà provvisoria. Scordarcelo è pericoloso. Così com'è pericoloso Che cos'è l'inganno a cui fa cenno Gesù? Anzitutto il far gran caso a dicerie e affermazioni che non reggono al vaglio delle Sacre Scritture e della sana tradizione della Chiesa. Si tratta poi di non lasciarsi impressionare da sconvolgimenti storici (come le guerre) e cosmici (come terremoti e altro). Non è detto che subito sia la fine di tutto. Sta comunque il fatto che, quando giunge per me il tempo di morire, (non ne so né il giorno né l'ora, ma so che verrà senza dubbio!) tutto di quello che appartiene alla terra, per me avrà fine. Che cosa porterò con me? Solo le buone opere. Che cosa non passerà, ma anzi diventerà pienezza gioiosa, senza fine? Solo l'amore.

Oggi, nel mio rientro al cuore, guarderò lucidamente in faccia i momenti difficili del mio vivere e del mio morire ma, lasciando risuonare dentro, quella promessa di Gesù: Nemmeno un capello del vostro capo perirà". Cioè, anche l'apparente deteriorarsi del corpo e la morte si apriranno sulla totale salvezza, sullo splendore della vita. Verbalizzerò:

Signore, dammi un cuore perseverante nel bene e salvami!

La voce di un maestro di spirito del nostro tempo
Vivere nell'attesa del ritorno del Signore [...], cercare le cose di lassù significa orientare tutta la propria esistenza in vista dell'incontro con il Signore, fare di questo evento il polo di attrazione e come il faro della propria vita.
Raniero Cantalamessa