| Omelia (24-11-2019) |
| padre Paul Devreux |
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Commento su Luca 23,35-43 Oggi la Chiesa proclama Gesù Re. Lo accetto questo re per la mia vita? Nel Vangelo vediamo che per tre volte gli viene chiesto di scendere dalla croce; cioè di salvare se stesso, di essere forte, per dimostrare che può salvare anche me dalla morte. E' questo che voglio, un Dio che mi eviti la morte? Dio ci ha creati, ci conosce bene, conosce i nostri bisogni e presumo sia più intelligente di me, eppure ha deciso diversamente. Ha deciso di non risparmiarci la morte, ma la morte eterna. Ci vuole bene e desidera stare con noi, accompagnandoci in questa vita fino e oltre la morte. Un esempio lo vediamo nel racconto della crocifissione. Gesù sta in mezzo a due condannati. Uno lo aiuta lasciandosi insultare, permettendogli di trattarlo male, come faccio io quando ho bisogno di una cavia sul quale scaricare il mio malessere, accusando, deridendo, insultando il povero Cristo di turno per scaricargli addosso il mio malessere. L'altro riesce addirittura ad aprirlo ad una speranza per un futuro, e gli promette la vita eterna subito. Gesù ci rivela un Dio che serve la nostra vita e c'invita a regnare con Lui servendo e amando questa sua creazione e le sue creature. Avete un progetto migliore? |