Omelia (28-07-2014) |
Paolo Curtaz |
Quanto ci mettono in crisi le parabole del Signore! Quanto giudicano la nostra pastorale, le nostre consuetudini, finanche i nostri progetti! Eppure è chiaro, è evidente ciò che Gesù intende dire: il Regno è come un granello di senapa, come il lievito del pane. Non importa, cioè, la quantità, la grandiosità, la maggioranza: l'essenziale è che i discepoli siano attivi, siano lievito e fermento della società là dove vivono, siano sale che insaporisce i cibi. Invece siamo sempre preoccupati dalle statistiche (esiste addirittura un ufficio centrale di statistica nella Chiesa!), a mantenere le posizioni consolidate, a operare per migliorare i nostri risultati. Quando entreremo nella logica del vangelo, quando distingueremo, infine, l'impatto storico e sociale del cristianesimo dall'esperienza di fede? Certo, viviamo in una società multietnica in cui siamo chiamati a confrontarci con chi la pensa diversamente da noi ma ciò non è un necessariamente un male?! Certo: la nostra presenza nella società è diventata marginale ed insignificante rispetto alle grandi decisioni del mondo ma questo non è necessariamente una colpa o un danno! Smettiamola di rimpiangere il passato e torniamo ad essere lievito! |