Omelia (22-01-2017)
don Marco Pozza
Io mi nascondo, Tu ti nascondi. Perché mi stai cercando

Guardarono Gesù e quello sguardo bastò loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Gesù non sarà più da solo, una ciurma di umani già freme per accompagnarlo: «Lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono». Ad andare dove gli pare, a ripetere le stesse parole, a ubbidirlo meglio che se fosse loro padre. Tante volte li aveva adocchiati immersi nel loro arrabattarsi quotidiano, attaccati al loro lago, alle dolci abitudini. Stavolta li guarda: quello sguardo ha l'urto di una chiamata. Di una resa-dei-conti: "Andrea non stare a raschiare questo lago per tutta la vita. Vuoi buttarti nell'avventura del Regno di Dio? Guarda: non sarà una vita facile, ma io ti sosterrò fino in fondo. Per caso ti interessa?" Questo devono aver letto quegli uomini dentro quello sguardo. Ciò che a loro parve chiaro, fu che a Cristo loro interessavano già. Non prometteva né denari né terre: ciò che videro - l'occasione d'essere pienamente felici - era però ciò che stavano cercando per mare. Lui li trovò, loro si lasciarono trovare.
Scelse uomini-di-pesca, e questo non fu per nulla casuale. Discendente di un casato popolato di pastori - da Mosè fino all'ultimo che Gli s'inginocchiò in fronte nella grotta - scelse di aprire cooperativa coi pescatori, ch'è la gente più capace di stare in piedi sulle onde, di passeggiare nei mari burrascosi, in notti di tempesta. Spetterà loro una vertigine: annunciare la vicinanza del Regno di Dio. Le nubi all'orizzonte non promettono bene: Giovanni è appena stato arrestato, il buon-senso imporrebbe prudenza, è l'attimo in cui uno ci pensa due volte se è meglio partire subito o attendere l'alba. Cristo parte, loro lo seguono, così come sono: con competenze minime, per non dire scarse, in materia. Figli di una terra reietta, periferica. Però partono, si fidano, s'interessano. Miglioreranno: non muterà mai la loro bassezza di spirito, «sempre troppo basso e rozzo a paragon del Maestro, e talvolta dubiteranno e pencoleranno, e non intenderanno le sue verità e le sue parabole, e alla fine, l'abbandoneranno» (G. Papini). Tutto, però, sarà loro perdonato per aver colto l'invito a seguirlo subito. Mica da tutti, sapete: la storia delle false-partenze è in lista di aggiornamento perpetuo. Tant'è che un giorno, tanto per chiarire gli intenti, il Cristo dirà che è cosa prudente, se si vuol innalzare una torre, calcolare la spesa necessaria per vedere se si hanno le risorse. Non fu per scoraggiare, è che sa bene verso dove ci trae. E' sempre così, da qualsiasi parte si guardi: senza la base, scordatevi le altezze.
Poca-roba: pescatori. Tanta-roba: coraggiosi. Innamorati, sedotti da uno sguardo. Accesi da una promessa: «Vi farò pescatori di uomini». Prospettiva poco lusinghiera, direte voi: di una grandezza unica, però, aggiungo io. Ciò Gli basterà per mettere sottosopra l'umano: è d'allora che la storia della salvezza poggia su stecchini di legno, mica su architravi di calcestruzzo. Dio sembra essersi stufato della grandezza. Chi ha scritto l'evangelo, ha messo per iscritto nomi-e-cognomi: sta bene, fa bene, che l'uomo li conosca. Non sono mica eroi, i nomi di costoro non fanno paura. Sono di una fragilità persino imbarazzante: si daranno persino alla pazza-fuga sotto la croce. Mai, però, s'imboscano: alla fine tutti al Maestro renderanno testimonianza con la vita. Anche Giuda - a modo suo, direte voi - si giocherà la vita. A voler competere con Lui, l'unico arnese all'altezza è la vita: spaventa essere così piccoli, nello stesso tempo emoziona. Forse per questo sin dagli inizi la fede è un'avventura: difficile immaginare un credente che non sia avventuroso. Un pescatore che tema le onde, le ondate.
Aveva occhi di poeta: «Il regno dei cieli è vicino». Vedeva cose che l'uomo ancora non vedeva: l'elementare è sempre la cosa più difficile da notare. La sua ostinazione fu esattamente questa: che l'uomo iniziasse a notarle. D'allora, nascosto in ogni oggetto, ci attende una rivelazione. In ogni sguardo, dopo quello sguardo, abita una chiamata. Ad ogni attimo corrisponde una possibilità: "T'interessa?" Dio si mostra nascondendosi: sin dall'inizio è materia d'amante.