Omelia (21-01-2017)
Movimento Apostolico - rito romano
Dicevano infatti: «È fuori di sé»

La vita degli uomini di Dio non è per nulla facile. Davide dovette fingersi pazzo per poter sfuggire ad una morte certa. Era allora nel territorio dei Filistei.
Quel giorno Davide si alzò e si allontanò da Saul e giunse da Achis, re di Gat. I ministri di Achis gli dissero: «Non è costui Davide, il re del paese? Non cantavano a lui tra le danze dicendo: "Ha ucciso Saul i suoi mille e Davide i suoi diecimila"?». Davide si preoccupò di queste parole e temette molto Achis, re di Gat. Allora cambiò comportamento ai loro occhi e faceva il folle tra le loro mani: tracciava segni strani sulle porte e lasciava colare la saliva sulla barba. Achis disse ai ministri: «Ecco, vedete anche voi che è un pazzo. Perché lo avete condotto da me? Non ho abbastanza pazzi io, perché mi conduciate anche costui per fare il pazzo davanti a me? Dovrebbe entrare in casa mia un uomo simile?» (1Sam 21,11-16).
Quando danzò quasi nudo davanti all'arca del suo Dio, sua moglie lo considerò un uomo da nulla, un pazzo. Ritenne la sua danza disdicevole, anzi disonorevole per un re. Una persona così alta mai avrebbe dovuto scendere così in basso.
Ma fu detto al re Davide: «Il Signore ha benedetto la casa di Obed-Edom e quanto gli appartiene, a causa dell'arca di Dio». Allora Davide andò e fece salire l'arca di Dio dalla casa di Obed-Edom alla Città di Davide, con gioia. Quando quelli che portavano l'arca del Signore ebbero fatto sei passi, egli immolò un giovenco e un ariete grasso. Davide danzava con tutte le forze davanti al Signore. Davide era cinto di un efod di lino. Così Davide e tutta la casa d'Israele facevano salire l'arca del Signore con grida e al suono del corno. Quando l'arca del Signore entrò nella Città di Davide, Mical, figlia di Saul, guardando dalla finestra vide il re Davide che saltava e danzava dinanzi al Signore e lo disprezzò in cuor suo. Introdussero dunque l'arca del Signore e la collocarono al suo posto, al centro della tenda che Davide aveva piantato per essa; Davide offrì olocausti e sacrifici di comunione davanti al Signore. Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore degli eserciti e distribuì a tutto il popolo, a tutta la moltitudine d'Israele, uomini e donne, una focaccia di pane per ognuno, una porzione di carne arrostita e una schiacciata di uva passa. Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua. Davide tornò per benedire la sua famiglia; gli uscì incontro Mical, figlia di Saul, e gli disse: «Bell'onore si è fatto oggi il re d'Israele scoprendosi davanti agli occhi delle serve dei suoi servi, come si scoprirebbe davvero un uomo da nulla!». Davide rispose a Mical: «L'ho fatto dinanzi al Signore, che mi ha scelto invece di tuo padre e di tutta la sua casa per stabilirmi capo sul popolo del Signore, su Israele; ho danzato davanti al Signore. Anzi mi abbasserò anche più di così e mi renderò vile ai tuoi occhi, ma presso quelle serve di cui tu parli, proprio presso di loro, io sarò onorato!». Mical, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte (2Sam 6,12-23).
Eliseo è ritenuto come un pazzo da alcune persone. Noi invece sappiamo che è stato un grandissimo uomo di Dio. È un grande operatore di segni e prodigi. È come se nulla fosse troppo grande per lui. Agiva con grande leggerezza. Bastava una sua parola.
Quando Ieu uscì per raggiungere gli ufficiali del suo signore, gli domandarono: «Va tutto bene? Perché questo pazzo è venuto da te?». Egli disse loro: «Voi conoscete l'uomo e le sue chiacchiere». Gli dissero: «Non è vero! Su, raccontaci!». Egli disse: «Mi ha parlato così e così, affermando: "Così dice il Signore: Ti ungo re su Israele"». Allora si affrettarono e presero ciascuno il proprio mantello e lo stesero sui gradini sotto di lui, suonarono il corno e gridarono: «Ieu è re» (2Re 9,11-13).
Anche Gesù subisce la stessa sorte dei profeti. È ritenuto un pazzo, è giudicato persona fuori di sé. Ma chi dice questo, sono proprio i suoi familiari. Gesù sa che è solo. Con Lui vi è solo il Padre, lo Spirito Santo e la Madre sua. Degli altri nessuno.
La solitudine dei veri profeti attesta e rivela che il mondo è nella falsità, senza il vero Dio. Verità e verità si sposano. Falsità e falsità si sposano nella malvagità contro il vero profeta. Gesù è purissima verità. È la sola verità esistente sulla terra.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci purissima verità di Gesù.