Omelia (18-12-2016)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 1, 20b-21

«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo;21ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Mt 1, 20b-21


Come vivere questa Parola?

La storia che Dio ha cominciato con Abramo ha ora raggiunto il suo obiettivo in Gesù Cristo. L'obiettivo non è la fine della storia, poiché essa continua, ma in modo nuovo. È in questa novità d'amore che chiama in modo inaspettato o forse poco comprensibile. Così è stato per Giuseppe.

Lui, uomo giusto, si, ma la sua giustizia era differente. Già anticipatamente praticava ciò che Gesù avrebbe insegnato più tardi: "Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel Regno dei Cieli" (Mt 5,20). E' per questo che Giuseppe, non comprendendo i fatti e non volendo ripudiare Maria, decide di licenziarla in segreto. Presa la sua decisione rimane in ascolto, rimane attento alla voce di Dio e, pensando a "queste cose", riesce a percepire il significato di ciò che stava avvenendo in Maria, mediante un sogno. Nel sogno un angelo si servì della Bibbia per chiarire l'origine della gravidanza di Maria. Veniva dall'azione dello Spirito di Dio.

Anche a noi, Dio parla nelle vicende della nostra vita, ci mostra le vie della giustizia divina che supera i nostri ragionamenti e le nostre certezze. Ci chiama e aspetta la nostra risposta libera.

Così, senza timore, assumiamo nel nostro cuore l'amore che genera vita, perché è nel nostro cuore che Gesù ci farà il grande dono della sua Salvezza. Con gioia aspettiamo la sua venuta.


Signore, aiutami a vedere e a decidere nella giustizia del tuo Amore.


La voce di Papa Francesco

"Giuseppe è ‘custode', perché sa ascoltare Dio, si lascia guidare dalla sua volontà, e proprio per questo è ancora più sensibile alle persone che gli sono affidate, sa leggere con realismo gli avvenimenti, è attento a ciò che lo circonda, e sa prendere le decisioni più sagge. In lui, vediamo come si risponde alla vocazione di Dio, con disponibilità, con prontezza, ma vediamo anche qual è il centro della vocazione cristiana: Cristo! Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato!".

Omelia, 19 marzo 2013


suor Victoria Rivera FMA - [email protected]