Omelia (04-12-2016)
don Roberto Rossi
I sentieri di Dio

Lupo e agnello, leopardo e capretto, vitello e leoncello, un fanciullo... Mucca e orsa e i loro piccoli, leone e bue, un bambino... ci sarà pace, Lui sarà la Pace.
Sono queste le parole grandi del profeta. Ma come tutto questo, se ancora oggi l'umanità soffre di tante guerre, se l'uomo compie violenza verso l'uomo? Come interpretare le parole sante? Innanzitutto le parole del profeta si sono realizzate e compiute in Cristo, Figlio di Dio, Salvatore del mondo: Lui ha portato la pace, ha vissuto la pace; Lui è la pace, cioè la salvezza piena sulla terra e nei cieli. Non con la violenza, ma con l'amore, il sacrificio della sua vita, il dono di sé.
Poi: le parole del profeta ci presentano il progetto di Dio. Dio vuole la pace, è sempre il Dio della pace, per tutti i suoi figli. Noi siamo chiamati a comprendere il suo progetto, a collaborare perché si realizzi, a essere strumenti della sua pace, per il bene di tutti. Non si giustifica mai il male; non sta in nessun progetto; occorre camminare sulla via del Signore.
E' difficile? Lo Spirito del Signore è stato su Gesù ed è su di noi. Ci è dato lo Spirito di Dio come luce, forza, amore, pace e gioia vera. Così Gesù il Salvatore è l'uomo vero, l'uomo nuovo: un germoglio, un virgulto. Non giudica secondo le apparenze, ma giudica con giustizia i miseri e gli umili della terra. Rovescia i potenti, innalza gli umili, dà a tutti la dignità della vita.
Giovanni Battista ci aiuta ad accogliere Gesù Salvatore, ad avvicinarci a Dio, a volere Dio e il suo progetto di amore. "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino. Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri".
E' un cammino di cambiamento e di rinnovamento personale e dell'umanità. Quante cose da cambiare, quante cose da raddrizzare! Ma questo è bello, è importante, è necessario. E' l'unica cosa che dà sapore, speranza, salvezza alla vita di ciascuno e di tutti.