Commento su Lc 18,7
«Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui»
Lc 18,7
Come vivere questa Parola?
Gesù ci invita ad essere perseveranti e fiduciosi nella nostra preghiera. Ricorda la parabola della vedova - una persona umile e piccola - che insiste per avere giustizia da un giudice prepotente e non rispettoso di Dio e delle persone. Alla fine la vedova per la sua tenacia ottiene giustizia dal giudice che non vuole più essere infastidito e quindi emana la sua sentenza contro l'avversario della vedova.
Gesù dunque ci ricorda la necessità della preghiera insistente per ottenere quanto desideriamo nel rispetto della legge divina e della carità cristiana. Senza preghiera non possiamo alimentare la nostra fede (e l'interrogativo che pone Gesù alla fine di questo vangelo è significativo e angoscioso: "Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?").
Con la preghiera noi riconosciamo la presenza di Dio nella nostra vita, gli chiediamo l'illuminazione e la forza per compiere la sua volontà, quasi lo coinvolgiamo nelle nostre realtà umane, perché intervenga e renda giustizia ai poveri e agli oppressi.
O Signore, aiutami a mantenere costante la mia preghiera: è il modo con cui posso comunicare con Te, soprattutto in quest'anno dedicato alla misericordia. Fa' che la mia preghiera ottenga un cuore generoso e fedele, perché possa sempre servirti con umiltà e fiducia.
La voce di una grande santa e mistica
Chiedete a Dio aiuto nel bisogno, sfogatevi con Lui e non lo dimenticate quando siete nella gioia, parlandogli non con formule complicate ma con spontaneità e secondo il bisogno.
S. Teresa d'Avila.
D. Mario Maritano SDB - [email protected]