| Omelia (05-12-2004) |
| Casa di Preghiera San Biagio FMA |
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Commento Matteo 3,1-12 Dalla Parola del giorno E Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma Colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Come vivere questa Parola? Giovanni Battista, il precursore di Gesù, predica una parola forte, attualissima anche oggi: "Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino". Questa parola è la stessa che pronuncerà Gesù all'inizio della sua vita pubblica, secondo la registrazione dell'evangelista Marco. Il battesimo dunque che il Battista dà è il tuffarsi nell'acqua del Giordano ma come segno di un urgente cambiar vita perché, ecco, sta per venire uno a cui il Battista non si sente degno neppure di portare i sandali. Convertirsi è davvero voltare le spalle al vuoto, al non senso, a tante grandi e piccole inautenticità che si annidano dentro lo scorrere dei nostri giorni. Ed è bello che, in questo cammino d'Avvento, la Parola ci aiuti a riprendere in mano il nostro Battesimo. È stato, un giorno lontano, l'inizio della nostra vita nuova in Cristo. Ma, se viviamo bene questo Avvento incontro al Natale, Gesù perfeziona il Battesimo in "Spirito Santo e Fuoco"; effonde cioè in noi lo Spirito Santo suo Fuoco d'Amore che tutto vitalizza. Oggi, nel più prolungato tempo del mio stare col Signore, Gli chiederò di far tesoro di questi giorni d'Avvento perché il Fuoco segreto del Suo "esserci" e "amarmi" nel profondo del mio cuore possa essere vivacizzato dal mio impegno di quotidiana conversione. Converti il mio cuore a Te, Signore. Che io cerchi Te, mi percepisca amato da Te e ami tutti in Te. La voce di un teologo contemporaneo Cos'è il fuoco che Gesù è venuto a portare? È la profonda esperienza mistica che ogni cristiano può gustare. Colui che parla di Dio W. Johnston |