| Omelia (23-01-2005) |
| Casa di Preghiera San Biagio FMA |
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Non ci siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d'intenti Dalla Parola del giorno (1Cor 1,10) Non ci siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d'intenti Come vivere questa Parola Paolo scrive ai cristiani di Corinto dove egli stesso aveva fondato la chiesa: una chiesa vivace, ma dove presto serpeggiò la divisione. C'era chi si era fatto discepolo di Apollo, un giudeo-alessandrino della scuola di Filone; c'erano dei "giudei-cristiani" provenienti dalla Palestina che volevano far riferimento solo a Pietro; altri si vantavano di essere del "partito" di Paolo: perfino era sorto un "partito" di Cristo! Ma Paolo reagisce con forza: "Cristo è stato forse diviso? Paolo è stato crocifisso per voi?" Nell'invito a bandire ogni divisione pervenendo a una "perfetta unione di pensiero e d'intenti" è la consapevolezza profonda che aprirsi al Regno di Dio e alla sua giustizia vuol dire scoprire una relazionalità positiva. Essa è fatta di rapporti che ci uniscono gli uni agli altri e che, proprio dentro questo tessuto unitivo, esprimono anche agli altri che il Regno di Dio è lì: Lui stesso è presente dove i fratelli si amano. Non è antichissimo il canto "Ubi caritas et amor Deus ibi est"? In questo ottavario di preghiera per l'unità dei cristiani, quanto è propizio questo invito che Paolo rivolge anche a noi oggi! Perché scoprire i valori, le intenzioni buone dei nostri fratelli da secoli separati, sarà possibile se anzitutto noi, nelle nostre famiglie, comunità parrocchiali e religiose, nelle nostre associazioni, c'impegneremo con forza a cercare ciò che unisce e a lasciar perdere decisamente ciò che divide. Oggi, nella mia pausa contemplativa, metterò bene a fuoco la mia posizione personale nei confronti di tutti quelli con cui ho a che fare: in famiglia, in comunità, o in altri ambiti. Quale è il mio atteggiamento? Sono facile a purificare la memoria dei torti, delle offese, di eventuali calunnie col perdono cristiano? Signore, manda il fuoco del tuo Santo Spirito dentro il mio cuore, purifica, distruggi tutto quello che non è pace in me e con gli altri e fammi strumento di comunione dove vivo, mentre ti prego per la più ampia comunione tra i cristiani. La voce di un cardinale Noi siamo abituati a parlare della conversione degli altri. Ma la conversione deve iniziare in noi stessi. Non dobbiamo osservare la pagliuzza nell'occhio del fratello mentre non ci accorgiamo della trave che abbiamo nel nostro occhio (cfr Mt 7, 3). L'ecumenismo ci incoraggia ad esercitare autocritica. Non gli altri devono convertirsi, noi tutti dobbiamo convertirci a Cristo. Nella misura in cui siamo uniti a Lui, siamo anche uniti tra di noi. Card. Walter Kasper |