Omelia (23-01-2005)
padre Paul Devreux
Commento Matteo 4,12-23

Dividerei questo Vangelo in due parti: una storica e una esortativa.

La prima ci fa vedere il cammino di Gesù che muove i suoi primi passi nei panni del Messia. Dice Matteo che Gesù va in Galilea perché si adempiano le scritture. Penso che sia anche perché Giovanni, è stato arrestato. Gesù avrebbe potuto decidere di sostituire Giovanni mettendosi a battezzare al posto suo. Così avrebbe salvato la sua opera, ma sarebbe vissuto nella sua ombra e per di più avrebbe rischiato di farsi arrestare anche lui.

Gesù preferisce allontanarsi da questa zona e tornare nella sua terra. Nel suo paese non può fare nulla, per cui decide di andare a Cafàrnao, dove abitano dei discepoli di Giovanni che ha conosciuto e ai quali Giovanni ha detto che il Messia è lui. Insieme ha loro comincia una nuova grande avventura. Comincia a predicare, a guarire i malati e a radunare discepoli.

La sua predicazione iniziale è questa: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino". Inizialmente lo fa nelle sinagoghe, e quindi solo di Sabato, quando si radunano le comunità locali. Qui comincia la parte esortativa, infatti Matteo racconta la chiamata dei primi discepoli dicendo che questi hanno aderito alla proposta di Gesù istantaneamente, come se fossero delle teste calde, che presi dall'entusiasmo lasciano tutto per seguirlo. Sapendo che erano persone impegnate sia con la famiglia, sia per il lavoro, non sarebbe stato un atteggiamento serio né da parte loro né da parte di Gesù. La cosa si è svolta in un modo molto più graduale e tenendo conto delle situazione di tutti, tant'è vero che dopo la morte e risurrezione di Gesù i discepoli hanno ancora le loro barche da pesca con le reti, e Pietro è ancora sposato.

Matteo usa questo linguaggio esortativo per stimolare in noi l'entusiasmo per la sequela e per l'edificazione del regno di Dio. Le due cose non sono scindibili. Infatti il regno dei cieli è vicino lì dove c'è chi ascolta il Signore e lo segue, mettendo in pratica i suoi insegnamenti sulla carità.

A tutti noi il Signore dice anche oggi:"Convertiti, girati verso di me, ascoltami e contemplami con tutti gli strumenti che hai a disposizione. Prova a darmi retta e vedrai che anche tu farai l'esperienza di scoprire il regno di Dio, un mondo diverso e un modo diverso di stare in questo mondo. Io pregherò perché tu non ti stanchi mai di contemplarmi e di seguirmi, e perché tu abbia sempre la forza per rialzarti e ricominciare a seguirmi con la speranza nel cuore".