Omelia (23-01-2005)
LaParrocchia.it
Uomini nuovi ad immagine di Cristo

Poiché, al dire di Cristo, per entrare nel suo regno è assolutamente indispensabile la conversione, è urgente che noi sappiamo in che cosa essa consiste.

- Una questione preliminare: questa conversione riguarda anche noi, cristiani praticanti?... Forse ci riguarda più degli altri! E forse ci riesce anche più difficile. Rassicurati dalle nostre pratiche religiose, dalle nostre messe e comunioni, pensiamo di non averne bisogno. E' un'illusione pericolosa! E' necessario che ci pensiamo seriamente e che concludiamo: sì, noi abbiamo bisogno di conversione.

- La conversione è anzitutto un fatto interiore. Non sono le vesti che dobbiamo strapparci - dice la Scrittura - ma il cuore. La conversione esige la rinuncia totale a tutto ciò che paralizza il nostro slancio verso Dio, a tutte le schiavitù che si chiamano conformismo, denaro, orgoglio, egoismo. Esige la generosità in ogni istante per abbracciare i sacrifici necessari, per rispondere senza riserve alla chiamata del Signore e impegnarci alla sua sequela.

- La conversione, così intesa, fa di noi - secondo l'espressione di san Paolo - degli "uomini nuovi", ad immagine di Cristo.
Essa favorisce un incontro più intimo con Dio e lo riporta al centro della nostra vita; fa vivere lui in noi e noi in lui, come se noi "vedessimo l'invisibile".

La vera conversione ci riempie di pace e di serenità, pur in mezzo alle più grandi difficoltà dell'esistenza. Come potremo essere turbati o angosciati, sapendo e sentendo che il Signore è presente?
La conversione rende feconda la nostra vita, perché ci mette in grado di rispondere alla chiamata di Cristo: Vieni e seguimi!