| Omelia (16-01-2005) |
| LaParrocchia.it |
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Ecco l'Agnello di Dio Il cristiano è un "chiamato", ha una missione da compiere, anche se essa può rivestire delle forme diverse. - In primo luogo: glorificare Dio. "Gloria a Dio!", cantavano gli angeli di Natale. L'universo è stato creato a questo fine. L'uomo, capolavoro di Dio, deve dare una voce intelligente al canto di gloria dell'universo. E in che modo? Innanzitutto cercando di conoscere meglio il Signore e le sue infinite perfezioni attraverso le meraviglie del creato, che rivelano la sua sapienza, la sua potenza e la sua provvidenza; soprattutto attraverso la rivelazione, fatta agli uomini dai profeti, e specialmente per mezzo del figlio, fatto uomo. Poi facendo della nostra vita una continua lode a Dio, un canto di gloria, un inno di riconoscenza e di amore, in unione col Figlio suo: per lui, con lui e in lui. - In secondo luogo: lavorare per l'estensione del Regno di Dio. È il desiderio che Cristo mette sulle nostre labbra, quando recitiamo: Venga il tuo Regno! Come operare affinché questo voto si realizzi? Sforzandoci di essere, presso i nostri fratelli: portatori della giustizia di Dio. È ancora lontana dal regnare sulla terra: quante parzialità, quante meschinerie, quanti abusi... portatori della gioia di Dio, con la proclamazione della speranza evangelica e l'irradiamento della nostra gioia; portatori - soprattutto - dell'amore di Dio. Dio ama tutti gli uomini. Siamo i messaggeri di questo amore, sforzandoci di amare il prossimo come Dio lo ama. |