Omelia (15-12-2015)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Sof 3,1-2

"Così dice il Signore: «Guai alla città ribelle e impura, alla città che opprime! Non ha ascoltato la voce, non ha accettato la correzione. Non ha confidato nel Signore, non si è rivolta al suo Dio»."

Sofonia 3,1-2


Come vivere questa Parola?

Più avanti, lo stesso Sofonia, come voce di Dio, dirà: - Io darò al popolo un labbro puro perché tutti invochino il nome del Signore e tutti lo servano.

Inoltre la profezia spazia in visioni future di pace e prosperità promesse a quanti ritorneranno a Dio.

Insomma, Dio non ha in mano una frusta, ma cesti di fiori. Quando questi fiori accolti da chi è consapevole dell'amore di Dio per l'uomo, li accoglie nel buon terreno del cuore, fanno seme che accestisce e produce poi frutti di vita buona.

Attenzione però! Il Signore "resiste ai superbi" che si ribellano al suo piano di salvezza. Egli è sdegnato con chi è avido di illeciti piaceri, con chi invece di stabilire rapporti di giustizia cordialità e bontà verso il prossimo lo calpestano con incontrollata prepotenza.

In tre righe l'autore sacro evidenzia quel che, oggi come ieri, alligna nel cuore dell'uomo e rende distruttivo il suo operare.


Signore, converti il mio cuore a te e riempilo del Tuo amore, perché il mio pensare il mio sentire il mio parlare ed il mio agire siano permeati di giustizia e il cuore si consegni sempre più decisamente a te, diventando umile puro mite e buono, contribuendo a costruire una convivenza benedetta da te.


La voce della fondatrice del Movimento dei Focolari

"La Parola vissuta ci rende liberi e puri perché è amore. E' l'amore che purifica, con il suo fuoco divino, le nostre intenzioni e tutto il nostro intimo, perché il "cuore" secondo la Bibbia è la sede più profonda dell'intelligenza e della volontà".

Chiara Lubich


Sr Maria Pia Giudici, FMA - [email protected]