Omelia (08-08-2004)
padre Paul Devreux


E' molto bello l'inizio di questo Vangelo, quando Gesù dice: "Non temere
piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno", ma
quando poi dice: "Vendete ciò che avete e datelo in elemosina", penso: ecco
il conto, c'era d'aspettarselo, la gratuità non esiste neanche presso Dio!
Mi sento in imbarazzato e giudicato da una richiesta esagerata. Sembra che
devo rinunciare a tutto per comprare la salvezza.

Ma Gesù non fa una richiesta, fa una proposta che nasce dalla sua
esperienza. Egli ha lasciato tutto, e a visto quanto la sua vita ci ha
guadagnato. Si è messo al servizio del Regno di Dio e degli altri. Ha deciso
d'amare Dio e il suo prossimo. Non consideriamolo scontato, perché la scelta
scontata sarebbe quella di starsene tranquillamente a casa, ma il suo cuore
sarebbe rimasto limitato alla sua famiglia e alla falegnameria di Giuseppe.

Per nostra fortuna Gesù ha preferito dare il primo posto al rapporto con
Dio, e cosi il suo cuore si è aperto ad un orizzonto molto più ampio. Ha
fatto una buona scelta? E' bello cercare di conoscere il Padre, e mettersi
al servizio del suo tesoro, che è la creazione. Potrei fare qualche cosa di
meglio? Io vedo che chi si dedica agli altri sta bene. E' vero che è anche
duro; ma non vedo nulla di più interessante e bello da fare. L'uomo è ricco
sopratutto di ciò che riesce a dare.

Vendere tutto per darlo ai poveri, puntando a farsi un tesoro in cielo, è
una buona notizia, ed è la scelta che ha fatto Gesù, che non èra uno
stupido!

Signore apri la mia mente e il mio cuore alla sapienza del tuo Vangelo.
Donami di vegliare e di continuare a pregare per poter fare sempre le scelte
giuste.