Omelia (25-07-2004) |
don Marco Pratesi |
Chiedere per ricevere lo Spirito Oggi Gesù ci dice: "Il Padre è buono, chiedete e vi sarà dato!". Questa è certo una buona notizia, ma la nostra esperienza a volte sembra smentire questa affermazione: abbiamo chiesto e non abbiamo ottenuto. Allora? È evidente che prendere questo insegnamento alla lettera sarebbe assurdo: Dio dovrebbe continuamente modificare il corso degli eventi in base alle varie richieste. Questo vorrebbe dire tra l'altro che Dio non avrebbe alcun progetto proprio e rinuncerebbe a guidare la storia. Occorre dunque cercare in altre direzioni. Un educatore, un padre che esaudisce tutte le richieste di un figlio non è un buon padre, e non ha un progetto educativo. Per essere un buon educatore deve discernere, distinguere le richieste; solo se sa anche dire dei "no" - non a caso, ma con criterio - il figlio crescerà maturo. Sappiamo che Dio ha un progetto su di noi, che poi è il nostro vero bene, e vuole farci crescere (addirittura fino alla sua misura!). Per usare le parole del brano odierno, il progetto del Padre è donarci il suo Spirito, lo Spirito Santo, che ci darà la luce e la forza per vivere in modo positivo la vita in tutti i suoi aspetti, gioie e dolori; trovando in tutto un senso in ultima analisi positivo; e mantendendo, anzi moltiplicando, la fiducia nel Padre e l'amore per i fratelli. Questo è il progetto educativo del Padre buono: egli esaudirà le nostre richieste nella misura in cui si accordano con esso. Sappiamo dunque che saremo esauditi, ma non come saremo esauditi. Allora, perché pregare? Perché chiedere? Intanto rivolgersi al Padre per ogni bisogno è esigenza spontanea per il credente: non avrebbe senso soffocarla, perché essa è espressione necessaria di un rapporto personale. Poi, chiedere ci dà il senso della dipendenza, significa rendersi conto che non siamo autosufficienti, che abbiamo bisogno di Dio. Chiedere è necessario anche perché ci fa prendere coscienza di quello che davvero vogliamo, di quello che conta davvero per noi. Lo vediamo in alcuni racconti di miracoli: Gesù chiede espressamente: "che cosa vuoi da me"? Dobbiamo saper rispondere. In sostanza, chiedere al Padre con fiducia fa partire tra noi e lui una storia che ci porta tra soddisfazioni e delusioni a sintonizzare sempre più il nostro desiderio col suo. Emerge sempre più chiaramente i noi il desiderio che deve essere quello fondamentale: il desiderio di ricevere lo Spirito Santo. Attraverso i suoi "sì" e i suoi "no" il Padre educa il nostro desiderio perché arriviamo a chiedergli proprio quello che lui vuole ardentemente darci, e con abbondanza: lo Spirito suo e di Gesù. All'offertorio: Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci apra alla fiducia nel Padre, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente. Al Padre Nostro: Con fiducia totale chiediamo al Padre buono tutto quello di cui abbiamo bisogno, con le parole che Gesù ci ha insegnato: |