Pietra di scandalo
Gesù è sempre apparso la pietra di inciampo» e nello stesso tempo «la pietra d'angolo» (cfr.1 Pt 2, 7s; Rom 9,32 s; Mi 21, 42): è ad un tempo fonte di vita e causa di morte (cfr. 2Cor 2,16).
Pur essendo stato mandato per la salvezza degli uomini, nella sua persona e nella sua vita, tutto costituisce scandalo. Egli è il figlio del falegname di Nazaret (cfr.Mt 13,57); non ha agito come prevedeva Giovanni Battista, da Dio vendicatore (cfr .Mt 3, 7-10), cosicché la fede di quest'ultimo ha potuto avere delle esitazioni" Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?" (Mt 11, 2 - 6). Egli vuole salvare il mondo mediante la passione, la croce e la ragione umana non riesce proprio a comprendere che questo avvenga per mezzo di un Cristo umiliato, sofferente, crocifisso. Soltanto lo Spirito di Dio permette all'uomo di superare lo scandalo della croce, o meglio, di riconoscervi la suprema Sapienza (cfr. l Cor 1, 25; 2,11-16).
Gli stessi discepoli vi si oppongono come Satana "Dio te ne scampi Signore questo non ti accadrà mai"(Mt 16, 22 s). Gesù conosce il cuore degli uomini, sa cosa si aspettano e desiderano, per questo li pone nella condizione di optare per lui o contro di lui:"Beato colui per il quale io non sono occasione di scandalo"(Mt 11, 6).
Non è semplice! Si crede per fede, quella che viene da DIO e trova spazio nella nostra vita. Per crescere in tal senso, occorre che ciascuno, come diceva Giovanni Battista, diminuisca affinch è Cristo aumenti e assuma in lui la sua piena dimensione (Gv 3, 30; Ef 4, 13).
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