| Omelia (01-12-2013) |
| don Marco Pratesi |
|
Ruminare i Salmi - Salmo 122,2 (I domenica di avvento, anno A) Ruminare i Salmi - Salmo 122 (Vulgata / liturgia 121),2 (I domenica di avvento, anno A) CEI Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme! NV Stantes iam sunt pedes nostri in portis tuis, Ierusalem. Romani 13,12: La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Matteo 24,37-39: Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell'uomo. S. Alfonso Maria de' Liguori: O Gerusalemme, noi giubiliamo vedendo i nostri piedi quasi già arrivati a toccar le tue soglie! Ogni cristiano deve con questo salmo infervorare i suoi desiderj pel cielo. (Traduzione de' Salmi e de' Cantici) Chi non si lascia affogare nell'immediato e vigila, sente già la gioia dell'alba imminente e quasi tocca - con i piedi del desiderio e della speranza - le soglie della celeste Gerusalemme.
|