Amare Dio, più di ogni cosa
Amare Dio in ogni cosa, ma più di ogni cosa.
Certamente l'amore, vissuto come l'ha vissuto Gesù, è il distintivo, la caratteristica del cristiano. Il precetto dell'amore è comune a tante religioni, ma amarci come Gesù ci ha amati, è proprio del cristiano. Il Dio che ci ha rivelato Gesù non è un Dio "geloso", nel senso che esclude tutti gli altri. Al contrario ci dice che vuole essere amato nei nostri "fratelli", in ogni uomo a cominciare dai Battezzati.
Il brano di oggi deve intendersi come uno stimolo a un amore vero. Amare Dio sopra ogni cosa, più degli affetti più cari, significa amare veramente, totalmente, con il cuore di Dio. Significa non escludere nessuno, amare, come diceva il Beato Papa Giovanni XXIII, "tutti, sempre, senza condizioni". Significa avere un cuore grande, lo stesso cuore di Dio. Tutt'altro dunque che un Dio "geloso", ma un Dio che abbraccia tutti senza escludere nessuno. E' una meta stupenda ma difficile.
Ecco perché Gesù ci invita a pensarci bene prima di dire di essere suoi discepoli, di fare bene i nostri calcoli, come uno che vuole fare una costruzione grande e robusta che deve ben calcolare le spese, altrimenti la sua opera resterà incompiuta. Come può rimanere incompiuta la nostra pretesa di dirci cristiani.
Certo il Signore ci viene in aiuto soprattutto con l'Eucaristia e la Confessione, non ci lascia soli, ma vuole che ce la mettiamo tutta.
Se saremo capaci di vivere così, saremo inevitabilmente veri testimoni dell'amore di Dio e quindi veri missionari: annunziatori credibili di Dio che si è manifestato in Gesù Cristo. E più credibili sono i giovani perché ancora nella fase di apertura alla vita, al futuro che si ha davanti, i quali si fanno modello per i coetanei. Non dunque alcool e droga, come ci ha detto Papa Francesco per la festa di Sant' Agostino, non fuga dalla realtà, ma immersi nella realtà, quella di oggi, con difficoltà e speranze, con la forza dell'Amore, che non è fatto solo di sensi, ma di donazione gratuita secondo l'esempio che ci ha dato Gesù.
Commento al vangelo di padre Deodato Mammana
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