Omelia (01-09-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Luca 14,11 Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà innalzato. Lc 14,11 Come vivere questa Parola? Questa parola scatta, dentro il nostro vissuto, come una sentenza che scopre e corregge certe nostre tremende propensioni a metterci sempre al centro dell'attenzione altrui, a caccia di ammirazione e di elogi. Per renderci persuasi di quanto questo modo di essere sia stolto, Gesù ha narrato, immediatamente prima, la parabola. Ambientata in un convito, nasce dalla lucida osservazione di Gesù che vede gli invitati quando arrivano scegliere immediatamente i primi posti. La sua Parola sferza questa arrogante pretesa e ne mostra la stupidità, la stoltezza, invitando a scegliere "l'ultimo posto". Ecco, con la piccola storia sapienziale, Gesù invita me, te, e tutti a entrare con disinvoltura sulla verità di noi stessi. Chi può infatti affermare: sono io bravissimo, ottimo, il migliore di tutti? Chi, davanti a Dio e alla proprio coscienza, può lealmente contrapporsi agli altri con un giudizio implicitamente negativo su di loro? Nessuno! Il significato di scegliere l'ultimo posto è l'invito all'umiltà come semplice costatazione che mi fa dire: non sono in vita per vantare pretese, ma piuttosto per cantare con gioia che anche senza onori e gratificazione di sorta la mia vita è bella là dove sono chiamato a servire amando. Signore, concedimi la grazia di capire l'importanza dell'umiltà e di ringraziarti quando sono nell'occasione di praticare questa virtù. La Parola di un famoso scrittore scozzese La vita è una lunga lezione d'umiltà. James Matthew Barrie |