Omelia (25-08-2013)
mons. Giuseppe Giudice
L'incancellabile desiderio della salvezza

Ci portiamo dentro il grande desiderio: essere nel numero dei salvati, sforzandoci di entrare per la porta stretta e con la paura di rimanere fuori, soli, dinanzi alla porta chiusa. Per passare bisogna accogliere l'esortazione a noi rivolta come a figli: non disprezzare la correzione del Signore e non perdersi d'animo nel momento in cui si è ripresi. Accogliere la correzione che viene da Dio e che passa attraverso un fratello o una sorella, è momento di progresso nella fede. Passare dalla tristezza della correzione alla gioia della vita restituita alla novità, è la bellezza della vita risorta. Bisogna farsi piccoli, ultimi, poveri per lasciarsi correggere, cioè amare da Dio.