Omelia (11-08-2013) |
Riccardo Ripoli |
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto A volte alcuni ragazzi e taluni volontari che entrano in contatto con noi ci chiedono come mai siamo più severi con un bimbo piuttosto che con un altro. Non è usare un peso e due misure perché taluni sono in grado di apprendere prima di altri e dispiace vedere che chi ha tante capacità, chi ha ricevuto un grande dono lo sprechi in maniera sconsiderata. Il bambino che non studia perché non ne ha voglia pur avendone le capacità fa più arrabbiare di colui che, pur mettendo impegno nello studio, non riesce a prendere buoni voti. Ci sono dei bambini che capiscono benissimo cosa significhi essere generosi perché quando li guardi fanno passare avanti gli altri e sono disponibili ad aiutare il prossimo, ma appena distogli lo sguardo da loro devono primeggiare ed avere il meglio per sé stessi. Questi bimbi fanno maggiormente arrabbiare rispetto a chi invece non ha nulla dalla vita e magari viene da noi solo per un breve periodo di vacanza, cercando di ottenere per sé più cose ed affetto possibile. E' un po' come avere delle responsabilità importanti in un'azienda ed un alto stipendio, per un suo errore gli sarà comminata una pena severa, specialmente perché lo sbagliare è causa di danno a molte persone, come nel caso di fallimento dell'azienda stessa con molte persone che perdono il lavoro. A chi invece ha poche responsabilità, poco verrà richiesto. |