Omelia (04-08-2013)
Giovani Missioitalia
L'illusione della ricchezza

Che cos'ha il primo posto nella mia vita: il denaro, il mio benessere materiale, o il desiderio di ricambiare l'amore di Dio che mi dona la Salvezza? Gesù ci mette in guardia: "Tenetevi lontani da ogni cupidigia". E poi ci spiega: "Anche se uno è nell'abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede". Da che cosa dipende allora la nostra Vita, quella con la V maiuscola, la Vita Eterna? Dipende dal dono gratuito di Dio che però noi siamo chiamati ad accogliere e a far fruttificare.

Il denaro, contrariamente a quanto si pensa, non rende dignitosa o più dignitosa la nostra vita; ci può solo dare un benessere materiale che non ha nulla a che vedere con quello vero che nasce, invece, dalla pace con Dio, che si fa pace per i fratelli.
Il denaro allora non serve a nulla? Serve a soddisfare i nostri bisogni essenziali e a condiverlo con i fratelli, per manifestare loro quell'amore di Dio che c'è in noi. E' dunque strumento e non fine. Papa Francesco ci sta aiutando a comprendere e a vivere tutto questo, testimoniandoci con la sua vita come si può e si deve rinunciare a tutte quelle cose che non sono trasparenza dell' amore di Dio.

Il denaro, ha detto il Papa durante la Giornata Mondiale della Gioventù dei giorni scorsi, può dare un momento di ebbrezza, l'illusione di essere felici, però alla fine ci possiede e ci spinge ad avere sempre di più, a non essere mai sazi. L' amore di Dio, invece, compie nella nostra vita una rivoluzione che potremmo chiamare copernicana perché ci toglie dal centro e lo ridona a Dio; ci immerge in Lui che ci dà sicurezza, forza, speranza.
All'apparenza nulla cambia, ma nel più profondo di noi stessi non è così. Nel nostro cuore dimora la pace, la dolcezza, la tenerezza, il coraggio, la serenità e la gioia, che sono i frutti dello Spirito Santo. La nostra esistenza si trasforma, il nostro modo di pensare e di agire si rinnova, diventa il modo di pensare e agire di Gesù, di Dio.

Essere missionari, in terre lontane o nel proprio ambiente, significa dare nella propria vita la giusta importanza a Dio e al denaro, mettendo ogni cosa al suo posto e senza confondere il Dio Trino con il Dio quattrino, anzi mettendo il quattrino al servizio del Trino.

Invito tutti, soprattutto i giovani, a fare un'esperienza di missione nei Paesi poveri. Comeme, gusterete il benessere che, nonostante la crisi, noi viviamo, e comprenderete i bisogni dei poveri e la necessità che abbiamo di condividere con loro il poco o molto che abbiamo. Così impariamo ad uscire da noi stessi e ad aprirci agli altri, e, negli altri, a Dio. Il nostro cuore si dilaterà, conoscendo l' amore vero e la gioia di vivere, anche se ci mancano quelle cose che ora vorremmo avere.



Il commento al Vangelo è di padre Deodato Mammana.