| Omelia (28-11-2010) |
| Wilma Chasseur |
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Il regno dei cieli è vicino In questo tempo d'Avvento, chi ci parla nel Vangelo, non è Gesù, ma Giovanni Battista, messaggero di salvezza che ne prepara la venuta. E' il profeta dell'Altissimo per eccellenza perché, se gli altri annunciavano Colui che doveva venire, il Battista fu testimone della Sua venuta e lo indicò come "Colui che viene e al quale non sono degno neanche di portare i sandali".
Ultimo profeta che si situa alla giunzione tra Antico e Nuovo Testamento, di cui Gesù stesso tesse l'elogio. Egli appartiene già al tempo in cui il regno annunciato è presente e va verso il compimento delle promesse; per questo può dire:"Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino". Nessun altro profeta aveva detto che era vicino: lo avevano annunciato sì, ma come ancora lontano. Mentre il Battista annuncia l'avvento di Qualcuno che non solo verrà, ma che è già arrivato ed è "Colui che viene dopo di me".
"Convertitevi" cioè scegliete il bene e rinunciate al male. Viviamo in una società che non sa più cosa sia il bene e cosa sia il male. Se è sempre stata impresa ardua, scegliere il bene e rinunciare al male, prima, perlomeno, si sapeva cosa fosse il bene e cosa il male. Mentre ora si sta stravolgendo tutto: si spaccia per oro colato ciò che è spazzatura (pare infatti che -in virtù di chissà quale progresso- tradire, rubare, mentire ecc. non sia più un male, ma un bene di cui vantarsi dimostrando così di essere furbi e in gamba!...) e lo si chiama pluralismo etico. Il che vorrebbe dire che ciò che è un bene per alcuni possa essere un male per altri, o che ciò che prima era male oggi sarebbe un bene, come se l'uomo di oggi non fosse più una persona fatta ad immagine di Dio, ma fosse diventato, in virtù di chissà quale evoluzione, ad immagine delle bestie!
L'uomo deve recuperare la volontà e la sacrosanta ambizione di costruire se stesso come persona buona, leale, sincera, onesta, perché solo così si costruisce, se no si demolisce non solo la persona, ma l'intera società. E l'uomo perde il tesoro più bello che è inscritto nelle profondità del suo essere: l'immagine e somiglianza divina. Ma questa immagine può essere recuperata interamente imboccando la via del bene, perché il male la può solo nascondere, ma mai cancellare del tutto. E' il battesimo in Spirito Santo e fuoco che Gesù è venuto a portare, che ci permetterà di recuperarla. E' questo il dono per eccellenza che dobbiamo chiedere. Gesù possedeva lo Spirito in pienezza, e noi dobbiamo desiderarlo con tutto il cuore, perché chi lo desidera, anche se non ne ha ancora la pienezza, ne ha perlomeno le primizie. Infatti non si potrebbe desiderare la pienezza dello Spirito, se non se ne avessero già le primizie. Vieni Santo Spirito e inondaci con la tua luce! Wilma Chasseur |