Omelia (25-09-2011)
padre Ermes Ronchi
Ges� ha sempre fiducia in ogni uomo

Un uomo aveva due figli...
In quei due figli � rappresentato ognuno di noi, con in s� un cuore diviso, un cuore che dice �s� e uno che dice �no�, che dice e poi si contraddice: infatti non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio (Rm 7,15.19 ).
Il primo figlio che dice �no�, � un ribelle; il secondo che dice �s� e non fa', � un servile. Non si illude Ges�. Conosce bene come siamo fatti: non esiste un terzo figlio ideale, che vive la perfetta coerenza tra il dire e il fare. I due fratelli, pur cos� diversi, hanno qualcosa in comune: la stessa idea del padre come di un estraneo che impartisce ordini; la stessa idea della vigna come di una cosa che non li riguarda.
Qualcosa per� viene a disarmare il rifiuto del figlio che ha detto no: �si pent�. Pentirsi significa �cambiare mentalit�, cambiare il modo di vedere�, di vedere il padre e la vigna. Il padre non � pi� un padrone da obbedire o da ingannare, ma il capo famiglia che mi chiama in una vigna che � anche mia, per una vendemmia abbondante, per un vino di festa per tutta la casa. E la fatica diventa piena di speranza.
Chi dei due ha fatto la volont� del padre? Questa volont� del padre, da capire bene, � forse di essere obbedito? No, � ben di pi�: avere figli che collaborino, come parte viva, alla gioia della casa, alla fecondit� della terra.
La morale evangelica non � prima di tutto la morale dell'obbedienza, ma dei frutti buoni: �dai loro frutti li riconoscerete� (Mt 7, 16). Frutti di bont�, libert�, gioia, amicizia, limpido cuore, perdono.
L'alternativa di fondo � tra un'esistenza sterile e una che invece trasforma una porzione di deserto in vigna, e la propria famiglia in un frammento del sogno di Dio. Anche se nessuno se ne accorge, anche lavando in silenzio i piedi di coloro che ci sono affidati, nel segreto della propria casa. Se agisci cos� fai vivere te stesso, dice il profeta Ezechiele nella prima lettura, sei tu il primo che ne riceve vantaggio.
Ges� prosegue con una delle sue parole pi� dure e consolanti: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Dura la frase, perch� si rivolge a noi che a parole diciamo �s�, ci diciamo credenti, ma siamo sterili di opere buone. Cristiani di facciata o di sostanza?
Ma consolante, perch� in Dio non c'� ombra di condanna, solo la promessa di una vita rinnovata per tutti. Dio ha fiducia sempre, in ogni uomo; ha fiducia nelle prostitute e ha fiducia in noi, nonostante i nostri errori e i nostri ritardi. Crede in noi, sempre! Allora posso cominciare la mia conversione. Dio non � un dovere: � amore e libert�. E un sogno di grappoli saporosi per il futuro del mondo.