Omelia (07-06-2011) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Giovanni 17,9-10 Io prego per loro... per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Gv 17,9-10 Come vivere questa Parola? Gesù prega per noi! Quale altra rassicurazione possiamo aspettare!? A tutti, pensa Gesù, di tutti si preoccupa: persino di quelli che non sono ancora nati, che ascolteranno la lieta novella dopo decine, centinaia, migliaia di anni! Anche di noi! E anticipa quello che sarà il destino dei Figli di Dio: saranno una sola cosa nel Padre e nel Figlio, come Essi sono una cosa sola. Cioè condivideranno la Divinità del Padre Creatore, del Figlio Redentore e dello Spirito Consolatore. Cosa mai si potrebbe aggiungere? Ma cosa chiede Gesù nella preghiera? La nostra prosperità, benessere, o salute? Gesù prega perché i suoi amici rimangano forti nella fede. Egli sa quanto costa rimanere suoi discepoli. Sa che i discepoli alle volte sono presi dalla voglia di andarsene. Gesù non ha pregato affinché i discepoli fossero risparmiati dai problemi, ma affinché rimanessero forti: "non ti chiedo di toglierli dal mondo, ma ti chiedo di preservarli dal maligno". Gesù chiede così la cosa migliore per i discepoli e per noi: la forza di resistere nelle difficoltà. Oggi, nel mio rientro al cuore, mi metto alla presenza di Gesù che prega per me: lo ringrazio e chiedo la fedeltà di stare alla sua presenza. È la tua preghiera, Signore Gesù, che mi fa ‘resistere' nell'amore e mi conferma nella fede. Grazie. Lode e gloria a Te! La voce di un vescovo Gesù guarda quegli uomini deboli e sprovveduti: ha affidato loro il compito non semplice di continuare la sua opera; prega per loro perché possano continuarla. Proprio per questo non chiede per loro forza o coraggio, ma che possano restare sempre legati a lui, imitatori del suo esempio e discepoli della sua Parola. Mons. Vincenzo Paglia |