Omelia (02-04-2011)
Movimento Apostolico - rito romano
O Dio, abbi piet� di me peccatore

Ogni qualvolta la santit� di Dio viene esclusa dalla religione, questa attesta la sua corruzione e sovente anche la sua perversione. Rivela non solo la sua inutilit�, quanto anche la pericolosit� per tutti coloro che la seguono. Essa non � pi� strumento e via per il conseguimento del pi� grande bene. Diviene una strada di perdizione e di rovina spirituale e morale per quanti la praticano.
Chi vuole convincersi di questa verit� � sufficiente che legga quanto Ges� dice di questa religione nella quale � assente il raggiungimento della santit� del Padre suo: "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo pros�lito e, quando lo � divenuto, lo rendete degno della Ge�nna due volte pi� di voi. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull'an�to e sul cum�no, e trasgredite le prescrizioni pi� gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedelt�. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma all'interno sono pieni di avidit� e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perch� anche l'esterno diventi pulito! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all'esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Cos� anche voi: all'esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquit�" (Cfr Mt 23,13-28). Questa religione � deleteria perch� ha escluso Dio dal suo seno.
Il fariseo che sale al tempio per pregare non ha il Signore come fonte, principio, fine della sua giustizia e neanche la pienezza della Legge e dei Profeti. Se Dio non � fonte, principio, fine della nostra vita di fede, speranza, carit�, la nostra giustizia � falsa e la nostra santit� peccaminosa. Nessun uomo potr� mai essere il metro della nostra giustizia, la misura della nostra santit�. Quella di Dio � un'altezza infinita, divina, eterna, universale. Verso questa altezza noi dobbiamo camminare. Essa dobbiamo raggiungere. Con essa sempre misurarci e confrontarci. Ci scopriremo sempre umili, piccoli, incipienti, mai arrivati, sempre in cammino. Ci sentiremmo peccatori. Non giudicheremmo nessun uomo. Tra peccatori ci aiuteranno ad andare sempre avanti.
Il pubblicano vede il suo peccato. Sa che solo Dio � il Santo e solo a Lui chiede un po' di santit�. Se tu, Signore, mi dai un po' della tua santit�, io sar� santo. Se tu mi farai giusto, io vivr� da persona corretta e onesta. Se tu mi dai un po' della tua carit�, io inizier� ad amare. Per quest'uomo Dio � fonte, principio, fine della sua intera vita. Per questo torna a casa giustificato, perch� si � immerso nella sorgente della santit� di Dio e da essa si � lasciato lavare da ogni sozzura di male e di peccato.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, aiutaci a vederci sempre da Dio e in Lui. Angeli e Santi, insegnateci la vera umilt�, la vera fede, la vera giustizia, il vero amore.