Omelia (26-12-2010)
padre Mimmo Castiglione
Agenzia viaggi!

Partono gli Astrologi trovatori, dopo l'accoglienza
che al bambino han fatto Maria, Giuseppe ed i Pastori.
Anche il sovrano Erode (il nuovo faraone) lo cerca, ma non per riverirlo.
Teme di dover cedere il trono,
che per mantenerlo uccide persino quelli della sua famiglia.
La bestia furiosa i suoi macellai invia per far strage del futuro:
il corteo dei bimbi, che ora angeli accompagnano l'esule Agnellino
nel suo primo grande viaggio,
dopo quello fatto in grembo da Nazareth a Betlemme.
Il loro sangue unito a quello di Abele di giusti e di profeti concima la terra,
che aspetta impaziente quello d'Altro Innocente
per la purificazione totale. Arare!
E porre finalmente conclusione al grido di Rachele,
che piange ancora dei suoi figli la fine.
Alle sue lacrime si fonde acqua viva d'Altro Diluvio vivificante.

Grande dono avere una famiglia che sempre t'ami e t'accolga
che ti sostenga e t'accompagni. Qualcuno su cui poter contare.
Aver fiducia senza disperare.


Bella grazia esser protetto da premurosi genitori.
Fin da piccolo confidare in chi si prende cura.
Giuseppe e Maria di Nazareth si sono fidati di una Parola.
La loro unica sicurezza: una promessa.

Per ben tre volte Giuseppe ha dovuto destarsi dal sonno.
Risorgere dalle perplessità che l'inquietavano.
Svegliarsi dal pericolo, e subito
e nella notte fuggire in Egitto, terra degli sbandati.
Scompaiono i Magi, e gli Innocenti pure.
Ed anche i genitori. Per un po' di tempo. Come da eclissi di luna!
Scuotersi poi dal torpore dell'esilio.
Ancora annunciazione per il padre putativo
e ritornare di nuovo alla terra promessa.
Non in Giudea, sfuggendo dall'etnarca (e non re) Archelao figlio di Malthake samaritana,
simile al padre Erode (non "il grande" ma) "il vecchio", carnefice
di scempi artefice, da Augusto che sospetta deposto ed esiliato.
In Galilea sì, sotto gli artigli di Antipa, altro figlio violento e sanguinario, tiranno.
Che affascinato da chi balla, la testa del Battista offrirà decapitata.

Pensare e riflettere, scegliere ed eseguire.
Partire, fuggire, e dopo ritornare. Alzarsi e andare ...
Alzati e va'! ripeterà Gesù a quanti incontrerà per elargire speranza e vita.
Le stesse parole che l'angelo rivolse a Giuseppe suo padre. Memoria cara!

La vita di Gesù comincia così, nomade, in esilio.
Come immigrato, profugo. Spostandosi da un luogo all'altro.
Sarà così anche in futuro. In continuo movimento.
Senza una casa dove abitare. Allontanato dalle città ...
morirà fuori le mura di Gerusalemme capitale!


PREGHIERA

Pietà di me Gesù, per tutte quelle volte
Che "non ho preso con me" quanti confidavano nelle mie premure.

Pietà Signore, per la mia distrazione,
che mi ha impedito di accorgermi di quanti si affidavano alle mie cure.

Pietà di me Signore, che sempre fuggo per la paura.
Pietà di me, impotente alla sventura.