| Omelia (28-11-2010) |
| don Giovanni Berti |
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Sull'attenti! Clicca qui per la vignetta della settimana. Aaa-ttenti! E' il grido del comandante al plotone di militari al momento dell'alzabandiera. Tutti si mettono diritti in atteggiamento pronto e non rilassato. Qualche mattina, in appoggio al cappellano militare, vado a celebrare messa in una delle caserme di Verona, e assisto con tutto il personale composto da ufficiali, sottoufficiali e soldati semplici, al momento dell'alzabandiera che apre la giornata di lavoro. Non conosco molto il mondo militare, dato che, con l'ordinazione sacerdotale, a suo tempo sono stato dispensato dall'anno di leva. Ci capito qualche volta adesso, come ospite, e così imparo a conoscerne le persone e la vita. Leggendo il Vangelo di questa domenica, la prima che apre il periodo di Avvento verso il Natale, mi è proprio venuto in mente quel "aaa-ttenti!" del cortile della caserma. Anche Gesù vuole metterci sull'attenti. Ci vuole pronti e non rilassati, non solo in questo periodo di avvento, ma come atteggiamento di fondo del nostro cammino cristiano. Mentre come cristiani stiamo per celebrare l'inizio dell'Era cristiana (la Nascita di Gesù), il Vangelo ci ricorda la fine di ogni cosa. Ci viene messo davanti il punto di arrivo della Storia umana: Gesù! Ancora lui! E' lui il principio di tutto, e l'evangelista Giovanni nel suo vangelo (che viene letto il mattino di Natale) ce lo presenta proprio così: "in principio era il Verbo...". E Gesù è anche alla fine di tutto, il punto di arrivo della storia universale e della nostra storia personale. Noi viviamo in questa "terra di mezzo", che è la vita che viviamo adesso, così travagliata e piena di motivi per farci dubitare sia dell'origine che del fine. E' facile credere di essere soli e di non aver altro scopo nella vita che i piccoli obiettivi personali. Tutto attorno (e anche dentro di noi...) sembra dirci che in fondo siamo soli e che non vale la pena di credere in Dio e nella sua presenza nel mondo con Gesù. Ci sono poi vicende personali che davvero ci tolgono sia speranza nel futuro che memoria nel passato: non siamo amati da Dio e mai lui ci verrà incontro. Ecco allora il grido "Aaa-ttenti!" di questo Vangelo! "Tenetevi pronti" dice Gesù ad ogni singolo uomo. Lo dice a me che leggo questo Vangelo e che lo prego con altri in Chiesa. E attraverso di me cristiano Gesù lo dice a tanti che non lo conoscono. Non è una minaccia quella che Gesù pronuncia oggi. La venuta del Figlio dell'uomo, così come è detto nella pagina dell'evangelista Matteo, non è mai definibile nei tempi e nei modi, ma è certa. Non importa sapere quando e come Dio si ripresenta nella storia, ma è importante sapere che la storia non gira a vuoto e senza senso. Stiamo attenti dunque, e non lasciamoci piegare dal pessimismo e dal senso dell'abbandono. La prima lettura di questa domenica ci presenta un mondo ideale, quasi fin troppo bello. E' il mondo che Dio ha in mente dove gli uomini di tutte le genti: Clicca qui per lasciare un commento |