Omelia (14-11-2010)
padre Ermes Ronchi
Viene un Dio esperto d'amore

Verranno giorni in cui di tutto quello che ve­dete non sarà lascia­ta pietra su pietra. Niente è eterno sulla terra, eccetto l'uomo. Non resterà pietra su pietra, ma l'uomo resterà, frammento su frammento.
Questo Vangelo ci fa cam­minare sul crinale stretto della storia: da un lato il versante oscuro della violenza che distrugge: guerre, terre­moti, menzogne; dall'altro il versante pacificato da una immagine minima e fortis­sima: neppure un capello del vostro capo andrà per­duto. Il crinale della violen­za che distrugge, il versante della tenerezza che salva. E noi in mezzo, mantenendo chiaro il confine.
Quando avverrà tutto que­sto? Gesù non risponde al quando, perché il quando è adesso. Adesso il mondo è fragile, fragili la natura e l'a­more. Ogni giorno un mondo muore e un mondo nuo­vo nasce, con lacerazioni e germogli.
Invece del quando, Gesù in­dica come camminare: con perseveranza. Il cristiano non evade, non si toglie, sta in mezzo al mondo e alle sue piaghe, e se ne prende cura. Sta vicino alle croci di oggi, ma non per caso, se capita, fortuitamente, non occasio­nalmente, ma come proget­to, con perseveranza: nella perseveranza salverete la vo­stra vita. Ogni volta che per­severi e vai fino in fondo a un'idea, a una intuizione, a un servizio sfoci nella verità della vita. Ogni atto umano perseverante nel tempo si avvicina all'assoluto di Dio.
Salverete la vita significa la renderete libera da inganno e da violenza, i due elemen­ti distruttori del mondo, i due nomi che il Vangelo dà al nemico dell'uomo: Padre della menzogna e omicida fin dal principio .
Quello di oggi non è un Van­gelo sulla fine, ma un testo «apocalittico», cioè rivelato­re del senso della storia e del­le forze che la guidano.
I giorni dell'uomo sono pena e affanno, dice il salmista, ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Al di là di guerre, di odio e cataclismi, oltre la stessa morte, viene un Dio esperto d'amore. Per Lui nulla è in­significante di ciò che ap­partiene all'amato. È l'infi­nita cura di Dio per l'infini­tamente piccolo: un solo ca­pello del capo interessa al Signore. Cosa c'è più affidabi­le di un Dio che si perde a contarti i capelli in capo? Che ama come innamorato ogni fibra dell'amato, l'uo­mo nella sua interezza, uno solo dei capelli e tutto il mio mistero?
Mi colpisce una parola: sa­rete odiati da tutti. Discepo­li odiati: perché contestano la logica del mondo, sma­scherano l'inganno del de­naro e del potere, l'inganno del mondo che ama la mor­te dicendo di amare la vita. Ci sono due mondi, loro so­no dell'altro.