Omelia (07-11-2010) |
padre Mimmo Castiglione |
Ma come sono gli angeli?! Risurrezione, vita eterna e paradiso! Angeli! Già! Ma come? Si conclude la salita di Gesù a Gerusalemme. Ancora insegna, probabilmente al tempio? È lì che lo attendono per tendergli un tranello e beffarsi di lui? Ed il Profeta proprio con la Scrittura risponde. Altri sono i discorsi, diversa la lunghezza d'onda! Si compiranno le attese sì, ed i desideri, ma non secondo le aspettative. Vita trasformata, trasfigurata, e non copia di quella precedente. Non prolungamento dell'attuale, senza novità né cose nuove! Si continua a vivere sì, ma in modo diverso. Figli dello stesso Padre. Intimi e familiari. Viventi sempre, ma da risorti! Non come ombre nell'Ade. Non sempre fedele, il popolo obbediva comunque, nonostante fosse assente la concezione della risurrezione. Col tempo cresce e matura, anche se lentamente, la persuasione d'una retribuzione al di la della morte, oltre la vita terrena. Allora cresce il senso. E la ragione. I nobili sadducei, conservatori dal punto di vista della fede, collaborazionisti politicamente, in gran parte sacerdoti, infastiditi dalla popolarità del Maestro nella capitale, tentano di intrappolarlo su un argomento religioso importante e controverso, quello della risurrezione, ponendo domande sciocche per metterne in ridicolo la credenza. Gesù risponde a tono e duramente, facendo felici gli osservanti farisei, popolari e progressisti, nei quali invece cominciava a farsi spazio, in maniera meno oscura, la convinzione della vita eterna nel Regno di Dio. In paradiso non ci sarà bisogno di sposarsi: di generare prole, di perpetuare la specie per garantire il futuro, di dare fiducia almeno ad un simile per sentirsi in compagnia e poter così contare su qualcuno, avere un punto di riferimento, sapere di non essere soli al mondo e nel momento della propria morte. Almeno così dovrebbe essere! In paradiso ci si vorrà bene tutti quanti, nessuno escluso. Tutti amici. Tutti in intimità con Dio. Tutti partecipi della sua volontà di bene. Tutti figli, eredi di cose buone e belle. Niente più orfanezza e senso di abbandono. Tutti vivi e per sempre, senza più lutti ne lacrime, senza più sofferenze ne mali. Ritroveremo i nostri amori, quanti abbiamo voluto bene. Ritroveremo i nostri affetti, quanti ci hanno voluto bene. Amare e lasciarsi amare senza più il bisogno dell'esclusiva, o di far figli per dare scacco alla morte. Così dovrebbe essere! Questo ci dice Gesù ed io lo spero con tutto il cuore, fidandomi della sua parola. Signore aumenta la mia fede! E questo basti, senza curiosità particolari. Ai maghi, ai cartomanti ed all'esoterica compagnia, ai cultori dell'oroscopo e dell'astrologia, ai maestri dello spiritismo e della magia, a quanti si dilettano invocando morti, le spiegazioni fantastiche ed alternative! PREGHIERA Che disperazione esser senza speranza nel futuro! Costretti ad ingoiare solo i bocconi amari dell'ingiustizie e della morte. Per ogni mancanza di fiducia nella tua parola che ci promette la risurrezione, la vita eterna oltre la morte, Signore pietà. Per tutte le volte che ho interrogato gli indovini e le carte per esaurire la mia curiosità sull'avvenire e sull'al di là, Signore pietà. Grazie Gesù per aver promesso il paradiso al tuo compagno di croce. Grazie Maestro per essere andato prima, per prepararci un posto, in compagnia di Abramo, Isacco e Giacobbe. Grazie Signore risorto perché sarai con me nel momento della morte. |