Omelia (19-09-2009) |
Paolo Curtaz |
Dio semina a piene mani la sua Parola, con costanza, con generosità, con passione. Non ha paura di gettare i semi anche sul terreno sassoso e incolto, perché spera che, in qualche modo, attecchiscano e portino frutto... Quanto è difficile accogliere e custodire nel cuore la Parola del Signore! Preoccupazioni, distrazioni, problemi, rischiano di soffocare il piccolo germoglio della Parola che cresce in noi. Il lavoro, lo stress quotidiano, le preoccupazioni economiche di questi mesi, tutto mette in secondo piano la Parola che Dio dice a ciascuno di noi. E il demonio, che esiste e lavora, ci rema contro. Un esempio? Quanti fra voi si ricordano qual'era il vangelo della scorsa domenica? Quello che avrebbe dovuto nutrire la nostra settimana? Difficile, vero? Ma non scoraggiatevi! Il terreno buono, che porta frutto in maniera variabile, è proprio chi si è riconosciuto in uno dei terreni della parabola, chi ha ammesso di essere scostante, infedele, fragile, è terreno buono che porta il frutto della parola. Concludiamo la nostra settimana, arando il terreno per accogliere la Parola che stiamo per celebrare con le nostre comunità... |