Omelia (11-05-2008) |
Paolo Curtaz |
Pentecoste! Lo Spirito promesso dal Maestro abbatte le porte, risveglia gli animi, scuote nel profondo le vite dei dodici e della sua assonnata Chiesa. Pentecoste! Il fuoco della Parola incendia i cuori, il Vangelo contagia le nazioni. Vieni, tenerezza di Dio! Lo Spirito � vento, di cui non sai la provenienza e la destinazione; impalpabile, raggiunge tutti gli spazi, si insinua ovunque, non conosce ostacoli. Lo Spirito � colui che pu� raggiungere il nostro "io" pi� profondo, la nostra vita pi� intima e segreta. Il vento scuote, smuove, inquieta. Abbiamo bisogno dello Spirito quando, come gli apostoli, siamo chiusi nelle nostre paure, a porte blindate, e non ci fidiamo del Signore. Lo Spirito ci scalza, ci mette continuamente in strada, ci smuove dalle nostre pseudo-sicurezze. Lo Spirito � fuoco, passione, emozione, coinvolgimento. Quando abbiamo la percezione quasi fisica della presenza di Ges� � lui, lo Spirito, che sta scaldando il nostro cuore! Non per niente Ges� lo definisce il "Consolatore", colui che (ci) fa compagnia. Se viviamo una fede troppo intellettuale, troppo legata al ragionamento senza lasciar spazio al coinvolgimento, � dello Spirito che abbiamo bisogno... Infine lo Spirito � Parola. Parola che fa comunione, che lega, che inventa la Chiesa, che costruisce, che rende testimoni e d� coraggio. Invochiamo lo Spirito quando facciamo fatica a rendere testimonianza al Signore, quando ci vergogniamo un po' della nostra fede cristiana. Anche a costo di sembrare un po' euforici, vogliamo rendere testimonianza con gioia della presenza del Signore Ges�: vieni Spirito Santo! |