Omelia (14-11-2010)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)


L'anno liturgico volge al termine, come al termine volge ogni cosa creata, ed oltre il termine c'è l'eternità. Il passaggio dal tempo all'eternità sarà segnato da avvenimenti che, quantunque spaventosi, non dovranno suscitare timore nei credenti in Cristo, ma occorre fiducia in Lui che ci viene incontro sulle nubi del cielo.

L'ossessione della fine di questo mondo non è estranea al nostro tempo. Sono comparse diverse previsioni, con date tutte diverse: Nostradamus, calendari aztechi, senza trascurare i vati più recenti. Siamo adulti e dovremmo discernere tra favola e realtà. La realtà ci dice che la fine di questo mondo, per tutti noi, è più vicina adesso che al momento della nostra nascita, pertanto dovremmo stare più attenti a quanto facciamo, per non dover dire, al momento opportuno: " Non ti conosco, chi sei."

Il giorno del Signore (Mal 3, 19-20a)
Il giorno del Signore non è lontano e allorché verrà, Dio stabilirà il suo regno, giudicherà la storia, capovolgerà l'ordine degli uomini, bocciando chi si auto-promuove e innalzando quanti sono stati sempre scartati. Dobbiamo stare perciò molto attenti, affinché auto-promozione e ingiustizie non germoglino nei nostri cuori. Ciò che dobbiamo fare è: allestire "un forno rovente" per bruciare "come paglia" quei germogli che non sono consoni con l'Amore, anche se ciò ci procurerà dolore.

Vieni, Signore, a giudicare il mondo (Sal 97, 5-6; 7-8;9)
Il Signore viene a giudicare con giustizia e rettitudine le sue creature. Perciò cantiamo al Signore, accordando voce e suono, conformandoci a tutto il creato, con canti di gioia ed esultanza.

Il pane a chi lavora (2Ts 3,7-12)
Paolo invita, quei membri della chiesa di Tessalonica che "vivono disordinatamente, senza far nulla e in continua agitazione", a guadagnarsi il pane "lavorando in pace". Attendere ed annunciare un altro mondo non deve essere un pretesto per vivere alle spalle degli altri, fomentando disordini ed alimentando malumori sui quali speculare a nostro favore, facendoci portatori di verità rivelate soltanto a noi e a nessun altro note.

Essenza del cristianesimo (Lc 21, 5-19).
Il Vangelo odierno è uno stralcio del discorso escatologico del Vangelo secondo la versione di Luca, in cui, distruzione del tempio di Gerusalemme e fine dei tempi si sovrappongono e confondono. La curiosità umana fa immediatamente la sua comparsa e subito si chiedono tempi e date, mentre il monito "Convertitevi e credete al Vangelo" non viene neanche preso in considerazione, c'è sempre tempo. Gesù non soddisfa la nostra curiosità ma dice che prima del "giorno del Signore" dovranno accadere calamità naturali e, oltre queste, guerre, rivoluzioni, odio e violenze contro i suoi discepoli. Quanto duri questo tempo non è detto. E' suggerito invece che è necessario, al più presto, convertirsi e credere al Vangelo perché la fine dei tempi, che è già cominciata, ci impone di fare i Cristiani e non di essere, per così dire cristiani, solo perché battezzati.


REVISIONE DI VITA
- Come viviamo il nostro cristianesimo in famiglia e nel mondo?
- Come è il nostro atteggiamento nei riguardi della Chiesa e della sua gerarchia?
- Chi sono per noi gli altri?