Omelia (08-08-2010) |
don Remigio Menegatti |
Beato il popolo scelto dal Signore PREGHIERA DI COLLETTA Arda nei nostri cuori, o Padre, la stessa fede che spinse Abramo a vivere sulla terra come pellegrino, e non si spenga la nostra lampada, perché vigilanti nell'attesa della tua ora siamo introdotti da te nella patria eterna. Per il nostro Signore ... la stessa fede che spinse Abramo a venire sulla terra come pellegrino Il tuo popolo infatti era in attesa della salvezza dei giusti tutta la storia della salvezza è come una grande promessa che progres-sivamente si attua svelando ulteriori promesse, sempre più indirizzate verso la piena comunione con Dio: dalla terra e la discendenza, ad abitare nella casa di Dio. Come Abramo i credenti sono sempre "in cammino", eterni pellegrini verso una patria che non è un luogo, bensì una condizione: abitare con il Signore, nella sua casa Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno anche se apparentemente pochi e poco organizzati - "piccolo gregge" - non dobbiamo perdere la fiducia in Dio e nella sua fedeltà, guardando anche agli eventi in cui questa sua presenza si è già chiaramente manifestata; l'obiettivo del credente non è umano: potere, successo, ricchezza, bensì la comunione con il Padre, attraverso il suo Figlio Che spazio ha la speranza nella mia vita? La Parola di Dio mi aiuta a rileggere in chiave di fede anche le mie vicende immediate? non si spenga la nostra lampada perché avessero coraggio ci vuole coraggio a lasciare tutto e partire verso l'ignoto, mettere tutta la vita nelle mani di uno che si conosce solo parzialmente condividere allo stesso modo successi e pericoli, intonando subito le sacre lodi dei padri la liturgia richiama i fatti in cui Dio si dimostra fedele e quindi riconferma la fiducia nel Signore; su di lui di generazione in generazione siamo chiamati tutti confrontarci; la fede non è stordirsi per dimenticare ("oppio dei popoli"), bensì la lettura della storia da un punto di vista che permette di fare scelte altrimenti non giustificabili; la fede è stimolo per la speranza... anche se può umanamente apparire solo come utopia Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito attesa che non è un passivo lasciar trascorrere il tempo, bensì un collaborare con Dio perché la sua promessa trovi la maggior accoglienza possibile in noi e quindi anche in chi abbiamo accanto Come curo la mia fede: tengo accesa questa lampada? vigilanti nell'attesa della tua ora siamo introdotti da te nella patria eterna La notte della liberazione fu preannunciata ai nostri padri sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltà ci sono nella storia del popolo eletto - e anche nella Chiesa - alcune notti fondamentali: la creazione, l'alleanza con Abramo, la liberazione dalla schiavitù egiziana e poi la notte in cui arriverà il messia; per noi questa quarta notte si realizza nella risurrezione di Gesù. La notte è segnata dall'attesa ma anche dalla fatica a vegliare; è il momento delicato che apre alla gioia (lampade accese delle ragazze) o alla delusione (non si è pronti ad accogliere il messia come lo sposo dell'umanità); da qui la "beatitudine" che Gesù propone: Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi Dio è fedele e non dimentica la nostra fedeltà Credo alla fedeltà di Dio? Questa fede sta plasmando anche la mia vita, indirizzando le mie scelte? PREGHIERA CONCLUSIVA Dio onnipotente ed eterno, in Gesù hai scelto anche noi come scegliesti un tempo Abramo. Donaci di vivere la sua stessa fede, per essere riconosciuti un giorno come servi fedeli al pari di lui. In attesa di quell'incontro di festa nella tua casa, manteniamo viva la nostra speranza e ti invochiamo come Padre nostro che sei nei cieli... Clicca qui per scaricare i commenti delle domeniche di agosto in formato Word e Pdf. |