Omelia (18-07-2010)
don Luca Orlando Russo
Maria ha scelto la parte migliore

Il messaggio di questa domenica è chiaro: l'accoglienza dell'ospite è sacra. Vengono in mente le parole della lettera agli Ebrei che ricorda: «Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli».
L'ospitalità di Marta nei confronti del pellegrino Gesù è davvero un bel gesto di amicizia che permette a Gesù di trovare riposo, nelle sue lunghe e faticose giornate. Accolto in casa di Marta e Maria, Gesù non nega alle due sorelle il servizio della sua parola. Ascoltare Gesù è un grande dono, la sua parola, infatti, è un balsamo al cuore dell'uomo spesso affaticato e oppresso dalla fatica cui tutti i giorni ci sottopone il peccato, che ci fa vivere la realtà con i suoi limiti come qualcosa di insopportabile. È per questo che il Figlio è stato donato, è per questo che la Parola si è fatta carne ed è stata offerta in pasto agli uomini.
Certamente una parola accolta produce il desiderio di vivere e di spendere il proprio tempo nel servizio e nell'accoglienza dell'altro, e, domenica scorsa, abbiamo pregato insieme affinché il Signore, unico buon Samaritano, ci prenda con sé e ci permetta di essere i suoi aiutanti, ci doni di portargli e porgergli la boccetta dell'olio e le bende per la cura dell'uomo, consapevoli che servire è soltanto un dono e una grazia, e non un dovere.
Cogliere una contraddizione tra l'operosità di Marta e l'ascolto di Maria non rende giustizia al brano evangelico di questa giornata che, semmai, mette in evidenza come "affannarsi e agitarsi" può essere manifestazione di una vita segnata dal rifiuto costante della realtà e di una mancata riconciliazione con il proprio limite. Se Gesù riprende Marta lo fa solo per ricordarle che ogni servizio nasce dall'amore e non può mai, al contrario, evidenziare invidia nei confronti di chi non si sta impegnando allo stesso modo. Se Maria si è scelta la parte migliore è perché solo da un attento e amoroso ascolto della Parola nasce e fiorisce il desiderio di spendere la propria vita nel servizio, anche quando si è soli ad impegnarsi.
Dalle parole di Gesù questa domenica cogliamo la promessa che nello stare ai suoi piedi si placa ogni affanno e ogni agitazione, ma apprendiamo anche che l'ascolto della Parola genera il desiderio di servire e accogliere tutti coloro cui l'Amore ci suggerirà di farci prossimi.