Omelia (00-00-0000)
don Luciano Sanvito
Dall'incoscienza alla coscienza

Siamo ogni giorno nel miracolo della vita.
Anche oggi, mentre sto leggendo, sono qui, sono nella vita!
E' la coscienza che dobbiamo alimentare, nell'essere grati anche oggi.
Spesso invece, di fronte alla vita e ai suoi miracoli, diamo per scontato.
Siamo salvati ogni giorno, ma non lo consideriamo più, questo evento.
Il Vangelo ci invita - come sempre - a fare "pasqua": passare dallo stato di incoscienza delle cose e di noi stessi, alla coscienza del nostro vivere.

"ANDATE A PRESENTARVI AI SACERDOTI..."...già, ma a quali?

Il segno che ci permette e ci provoca alla pasqua verso la coscienza della vita è dato dalla presenza di un "altro" fuori da noi che ci rappresenta, e sopratutto ci ripresenta nell'oggi il Mistero della vita.
Questo salutare confronto ci fa uscire dall'ego e ci sbatte in faccia la realtà, nel bene e nel male, per farci crescere nell'arte e nell'avventura del vivere quotidiano.
Che sfacciato! Diciamo subito noi a colui che ci provoca a questo passo.
Per noi è più facile coccolarci nella nostra incoscienza e goderne, piuttosto che crescere nella fatica e nel valore dell'essere coscienti di noi, dell'altro e dell'Altro.

Salvati nell'incoscienza equivale spesso a essere morti nel vivere.
Solo la coscienza di essere salvato mi fa sentire e gustare ciò che sono.