Omelia (29-08-2010)
don Luciano Sanvito
Fuori posto?...

Sta di fatto che, gira e rigira come vuoi tu le cose, ciascuno di noi, o per un motivo o per un altro, si va sempre a cercare un "posto al sole"...
Lasciando tutti gli altri in ombra...alla nostra ombra.

Mettersi davanti non è solo un'abitudine, ma diventa sempre più un'ambizione, un poter accedere là, dove io possa avere visione di me stesso e dove anche gli altri mi diano il giusto riconoscimento.

Ma il mio posto è sulla terra, e solo a partire dalla terra, dall'humus vitale che mi genera posso essere rigenerato anche spiritualmente e moralmente...altrimenti, sono fuori posto.
E questa è la vera umiltà sopra ogni religione: l'accettazione oggettiva di se stessi come parti di quell'humus che è la terra.
Lo spirito di Adamo, prima del peccato, è proprio questo: il senso della terra, e dell'appartenenza a essa nella gestione vitale di sè e nei confronti dell'altro e del mondo.

Questo atteggiamento umile e terreno, estremamente concreto e pratico, ci aiuta a fare della nostra presenza sulla terra una realtà propizia per noi e attorno a noi: se siamo al nostro posto, anche tutto il resto funziona bene.

Ma il non accettare la nostra base terrena, il non voler rimanere coi piedi per terra, l'ergersi sopra gli altri e sopra le cose, ecco che diventa sempre più un grande pericolo per noi: di vivere sempre più fuori posto.