Omelia (11-07-2010) |
don Remigio Menegatti |
I precetti del Signore fanno gioire il cuore PREGHIERA DI COLLETTA Padre misericordioso, che nel comandamento dell'amore hai posto il compendio e l'anima di tutta la legge, donaci un cuore attento e generoso verso le sofferenze e le miserie dei fratelli, per essere simili a Cristo, buon samaritano del mondo. Egli è Dio, e vive e regna con te... nel comandamento dell'amore hai posto il compendio e l'anima di tutta la legge «Obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge il popolo eletto - ed ogni credente nel vero Dio - conosce la volontà di colui che si fa vicino - prossimo - ad ogni uomo per donargli la comunione con lui «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso» Dio si dona con amore infinito, e chiede a chi lo vuole seguire di amare lui con una intensità piena e totale accoglienza anche verso le persone che si incontrano «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai» Gesù conferma questa lettura della Parola e invita ogni discepolo che vuole ottenere la vita eterna di vivere le parole che ha imparato, e recita nella preghiera quotidiana Il mio amore per Dio è totale: con totalità di cuore, mente e forze? L'amore verso il prossimo assomiglia a questo amore? un cuore attento e generoso verso le sofferenze e le miserie dei fratelli questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica la proposta di Dio non è lontana e neppur impossibile, è una proposta che dà senso alla vita ed è alla portata di ogni credente; per il discepolo non ci sono scuse se non si vive quanto il Signore ci chiede e gli offre come dono volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?» spesso evitiamo di attuare le parole di Dio cercando scappatoie, come quando vogliamo distinguere chi è dalla nostra parte - e in diritto di essere amato - e chi invece possiamo ignorare senza doverci sentire in colpa e accusati dalla nostra coscienza alla luce della Parola di Dio. Massimo dell'empietà è conoscere le parole dell'Altissimo per sfuggire a quanto chiedono i "fratelli" Trovo gioia nell'attuare la Parola di Dio oppure mi limito a fare il minimo indispensabile per non peccare? Che tipo di amore è il mio: pieno e fedele oppure moralistico e asfittico? simili a Cristo, buon samaritano del mondo e ti convertirai al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l'anima da qui nasce l'esigenza di una continua e gioiosa apertura - conversione - al Signore; solo un amore pieno (tutto il cuore, la mente e le forze...) è fonte di gioia, e non ha bisogno di cercare scappatoie legalistiche per non fare il bene e sentirsi comunque a posto con le norme chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così» Gesù pone una domanda che impegna chi dà la risposta: l'uomo sa cosa è giusto - la parola di Dio è nel cuore e nella sua mente e non lontana "oltre il mare"; nasce l'esigenza di vivere questa Parola: fare come il personaggio che si è fatto prossimo di chi aveva bisogno, senza cercare scappatoie legalistiche o giustificazioni umane (distinguere il grado di legame per poter accogliere o ignorare chi sta vicino) Il mio atteggiamento di fondo quando faccio del bene: dono o costrizione; e le conseguenze: gioia o insoddisfazione? Cristiano della legge o della gratuità? PREGHIERA CONCLUSIVA Dio onnipotente, fonte dell'amore; il Figlio che tu hai mandato si è fatto prossimo di ogni uomo. Aiutaci anche noi a vivere con gioia le sue parole e diventare con i gesti concreti il prossimo di ogni fratello e sorella che incontriamo. Così, uniti a loro nell'amore autentico, potremo con verità invocarti come: Padre nostro che sei nei cieli... Clicca qui per scaricare i commenti delle domeniche di luglio in formato Word e Pdf. |