Omelia (11-07-2010)
padre Paul Devreux


Chi sono i briganti? Tutti quelli che in qualche modo e maniera ci spogliano, ci prendono tutto, compreso la dignità, e ci lasciano sul margine della strada, ai margini della società, soli. Chiaramente i briganti sono sempre gli altri; io no.

L'uomo bastonato posso essere io, se mi capita una cosa del genere. Qui si parla di briganti, ma oggi ci si può ritrovare sul marciapiede, oltre che per problemi di salute, per problemi economici. Ritrovarsi in tenda, senza la possibilità di affittare una casa, è una realtà sempre più frequente, anche per persone che hanno un lavoro; figuriamoci gli altri. Tante volte basta una separazione coniugale per ritrovarsi in strada.

Il fariseo domanda a Gesù: "Chi è il mio prossimo?" e Gesù, con la sua parabola, inverte la domanda. Chi è il prossimo di quello là? In questo caso è un samaritano, cioè uno che è nato in un categoria sociale disprezzata da quelli cosiddetti perbene o fortunati. Non è un caso il fatto che gli altri due non si sono fermati mentre lui sì. Gli altri due pensano di non avere nulla a che fare con quello sciagurato, né mai avranno a che fare, mentre il samaritano, abituato ad essere disprezzato, riconosce in quest'uomo un fratello. La differenza è tutta qua.

Se ognuno di noi si rendesse conto di quanto è brutto ritrovarsi dall'altra parte del muro e che prima o poi capita a tutti, ognuno si darebbe da fare per abbattere quel muro che separa fortunati da sfortunati, anche per poter vivere in un mondo capace di aiutare anche me, quando mi ritroverò nel bisogno e ai margini della società, o semplicemente in una casa di riposo.

Gesù fa qui un annuncio molto cristiano, ma che è valido anche per un non credente. E' una proposta che conviene ascoltare anche semplicemente per egoismo, sia come singoli che come società che si vuole civile, per costruire un mondo dove la solidarietà e la compassione siano considerati dei valori, validi anche per la borsa. Se avremo costruito questo tipo di società, forse qualcuno guarderà anche a me come ad un fratello quando sarò nel bisogno.