Omelia (08-08-2010)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)


Bisogna vigilare attivamente e senza paura, nella speranza e nell'attesa che il Signore verrà, anche in questi tempi, che sono dominati dall'ateismo e dallo scatenarsi delle forze del male, contro la Chiesa e i suoi figli, e il " piccolo gregge" diminuisce a vista d'occhio, quasi che la promessa si sia disciolta nel nulla

Le promesse di Dio (Sap 18, 3.6-9).
Siamo partecipi del bene e del male del paese in cui viviamo, ma come testimoni della chiamata di Dio. Il fascio di luce, che attraversa la notte, che ha illuminato il cammino di Israele verso la terra promessa, liberandolo dall'Egitto, porterà anche noi alla liberazione. Anche per noi ci sarà una "Colonna di fuoco" e sarà la nostra guida durante il viaggio verso la terra promessa, che si presenta rischioso e pieno di trappole, lungo la strada che percorriamo per attraversare, anche noi, il nostro deserto. Si perché ogni terra promessa, per essere raggiunta ed abitata, deve essere attraversata, fiduciosi in colui che ci guida, nonostante le difficoltà e le asprezze del percorso.

Beato il popolo che appartiene al Signore (Sal 32, 1.12; 18-19; 20-22).
Siamo invitati a cantare con esultanza. Tutti cantano, sia i giusti che gli empi, ma "il canto degli empi è di breve durata" (Gb 25,5). Tutti cantano per Lui, ma il canto dei giusti per Lui è il più conveniente e a lui JHWH volge, benigno, il suo sguardo guardandolo da vicino.

L'esempio di Abramo (Eb 11, 1-2.8-19).
Il credente, discendente di Abramo, cavalier della fede e padre di tutti i credenti, è colui che crede senza vedere, solo perché ciò che sente è parola di Dio, che possiede senza avere alcunché in tasca, scommettendo sull'impossibile, abita nell'insicurezza e si sente garantito nonostante tutto appaia provvisorio e aleatorio. Ciò che possiede di suo è solo la fiducia in Dio ed è fiducioso nell'avvenire. Per credere bisogna essere poveri, poveri di spirito.

Bisogna avere fiducia e speranza (Lc 12,32-48).
Gesù di Nazaret esorta il suo "piccolo gregge" ad aver coraggio. a guardare avanti e a non temere perché la sua debolezza sul piano umano è ampiamente compensata dal favore del Padre di tutti che sta nei cieli. Prosegue dicendo che non è necessario attaccarsi alle ricchezze che di per se non sono necessarie. Ciò che è necessario è saper discernere quali siano i valori che non scadono mai e sono sempre spendibili.
Ci chiede anche di essere pronti "con la cintura ai fianchi e le lucerne accese"
consapevoli dei pericoli che ci minacciano, vivendo l'oggi in funzione dell'eterno.

REVISIONE DI VITA
. Come pensiamo di migliorare la società attraverso la nostra vita di coppia?
. Qual è il mio rapporto con il mio lavoro?
. Come è integrato il lavoro con la vita della nostra coppia?