Omelia (20-07-2009) |
don Luciano Sanvito |
Il segno "NESSUN SEGNO SARA' DATO SE NON IL SEGNO DI GIONA " -------------------------------------------------------- Se non si accoglie il profeta come profeta, che senso ha il segno? La richiesta di segni non è più tale, ma è soltanto la richiesta di prove tangibili e inconfutabili, alla maniera dei processi della giustizia umana. Ma il segno è per la conversione. E chi non ha l'atteggiamento della conversione, chiede i segni ma non per la conversione, ma soltanto per altri fini. Gesù non dà segno alcuno se non quello del profeta Giona. Cioè segno che rimanda a Gesù e che rimanda a noi. A Lui, nel suo essere profeta nella morte e nella vita. A noi, nel nostro essere invitati alla conversione. Chiedere un segno non è chiedere una cosa. Ma avere la fede che si atteggia a una persona che è segno per noi. Giona è rimasto tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, poi rivive. Gesù è segno della morte e della resurrezione, di questo passaggio. Noi dobbiamo essere segno di questo passaggio: eccoci anche noi diventati segni. IL SEGNO VISSUTO DA GESU' INDICA ANCHE UN SEGNO PER NOI |