| Omelia (13-01-2008) |
| don Luciano Sanvito |
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Segni battesimali Spesso le sorti e i compiti nella fede si ribaltano, e con sorpresa. Invece di essere battezzato da Gesù, Giovanni Battista battezza Gesù. Quello che ci aspettiamo che Gesù faccia per noi, Lui si aspetta che noi lo facciamo per Lui. Quando attendiamo Dio, è inutile: è Lui che sta attendendo noi. Quando invochiamo lo Spirito, non vediamo che Lui ci prega e ci invoca. Questa specie di "ribaltone" nella fede è proprio quello che potremmo definire il Battesimo nello Spirito. Quando cioè diamo, attraverso le nostre opere, l'occasione a Dio di intervenire. La colomba che scende sopra Gesù nel battesimo, ci richiama al segno concreto che parte dalla nostra umanità, da quello che vediamo nel creato, che noi poniamo come segno per Dio, per Gesù, per lo Spirito, che in quella colomba si rende presente e assume le sembianze spirituali di quel segno, e a quel segno dà significati spirituali. Non è così anche nel caso della "voce" di Dio? Giovanni intuisce nell'incontro battesimale e fa intuire così anche a noi che il porre segni per Dio non è compito di Dio, ma compito e missione nostra. Dio in quei segni entrerà in pieno, dando loro il senso dell'adempimento. |