Omelia (31-10-2009) |
a cura dei Carmelitani |
1) Preghiera Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carit�, e perch� possiamo ottenere ci� che prometti, fa' che amiamo ci� che comandi. Per il nostro Signore Ges� Cristo... 2) Lettura Dal Vangelo secondo Luca 14,1.7-11 Un sabato Ges� era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare, e la gente stava ad osservarlo. Ges�, vedendo come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: "Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perch� non ci sia un altro invitato pi� ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perch� venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa pi� avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perch� chiunque si esalta sar� umiliato, e chi si umilia sar� esaltato". 3) Riflessione ? Contesto. La Parola di grazia che Ges� rendeva visibile con il suo insegnamento e le sue guarigioni rischia di essere soppressa; per Ges� si avvicina sempre di pi� l'evento della morte, come tutti i profeti che l'hanno preceduto.. Tale realt� a cui Ges� va incontro mostra con chiarezza il rifiuto dell'uomo e la pazienza di Dio. Rifiutando Ges� come il primo inviato, l'unica Parola di grazia del Padre l'uomo si procura la propria condanna e chiude quella possibilit� che il Padre gli aveva aperto per accedere alla salvezza. Tuttavia la speranza non � ancora spenta: � possibile che un giorno l'uomo riconosca Ges� come �colui� che viene dal Signore e ci� sar� motivo di gioia.. La conclusione, quindi, del cap.13 di Luca ci fa comprendere che la salvezza non � un'impresa umana, la si pu� solo accogliere come un dono assolutamente gratuito. Vediamo, dunque, come si avvera questo dono della salvezza, tenendo sempre presente questo rifiuto di Ges� come l'unico inviato di Dio. ? L'invito a pranzo. Di fronte al pericolo di essere ridotto al silenzio era stato suggerito a Ges� di fuggire e, invece, accetta un invito a pranzo. Tale atteggiamento di Ges� fa capire che egli non teme i tentativi di aggressione alla sua persona, anzi non lo rendono pauroso. A invitarlo � �un capo dei farisei�, una persona autorevole. Tale invito cade di sabato, un giorno ideale per pranzi di festa che di solito venivano consumati verso mezzogiorno dopo che tutti avevano partecipato alla liturgia sinagogale. Durante il pranzo i farisei �stavano ad osservarlo� (v.1): un azione di controllo e vigilanza che allude al sospetto circa il suo comportamento. In altri termini lo osservavano aspettando da lui qualche azione inammissibile con la loro idea della legge. Ma in fin dei conti lo controllano non per salvaguardare l'osservanza della legge quanto per incastrarlo su qualche suo gesto. Intanto di sabato, dopo aver guarito dinanzi ai farisei e dottori della legge un idropico, esprime due riflessioni risolutive su come bisogna accogliere l'invito a tavola e con quale animo si deve invitare (vv.12-14). La prima � chiamata da Luca �una parabola�, vale a dire, un esempio, un modello o un insegnamento da seguire. Innanzitutto bisogna invitare con gratuit� e con libert� d'animo. Spesso gli uomini si fanno avanti, si propongono per essere invitati, invece, di ricevere l'invito. Per Luca il punto di vista di Dio � il contrario, � quello dell'umilt�: �Ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili�. La chiamata a partecipare alla �grande cena� del Regno ha come esito una maggiorazione del livello di vita per chi � capace di accogliere con gratuit� l'invito della salvezza. ? L'ultimo posto. � vero che cedere il proprio posto agli altri non � gratificante, ma pu� essere umiliante; � una limitazione del proprio orgoglio. Ma ancor pi� umiliante e motivo di vergogna quando si deve compiere il movimento verso l'ultimo posto; � un disonore agli occhi di tutti. Luca, da un parte, pensa a tutte quelle situazioni umilianti e dolorose in cui il credente si pu� trovare, dall'altra al posto riservato per chi vive questi eventi davanti agli occhi di Dio e al suo regno. Gli orgogliosi, coloro che cercano i primi posti, i notabili, si gratificano della loro posizione sociale. Al contrario, quando Ges� � venuto ad abitare in mezzo a noi, �non c'era posto per lui� (2,7) e ha deciso di rimanervi scegliendo il posto tra la gente umile e povera. Per questo Dio lo ha elevato, lo ha esaltato. Da qui il prezioso suggerimento a scegliere il suo atteggiamento, privilegiando l'ultimo posto. Il lettore pu� rimanere disturbato da queste parole di Ges� che minano il senso utilitaristico ed egoistico della vita; ma a lungo andare il suo insegnamento si rivela determinante per l'ascesa in alto; il cammino dell'umilt� conduce alla gloria. 4) Per un confronto personale ? Nel tuo rapporto di amicizia con gli altri prevale il calcolo dell'interesse, l'attesa di ricevere un contraccambio? ? Nel relazionarti con gli altri al centro dell'attenzione c'� sempre e comunque il tuo io, anche quando fai qualcosa per i fratelli? Sei disposto a donare ci� che sei? 5) Preghiera finale Come la cerva anela ai corsi d'acqua, cos� l'anima mia anela a te, o Dio. L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verr� e vedr� il volto di Dio? (Sal 41) |