Omelia (30-09-2009)
Monaci Benedettini Silvestrini
Le condizioni per seguire Gesù

Nel nostro mondo, chi si mette sotto la protezione di un potente, è certo di trarne vantaggi di ogni genere, chi segue un "capo" sa o prevede di trarne dei profitti; non è così nel caso di Cristo. Egli al discepolo che esprime il desiderio convinto di seguirlo dice: "le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo". Egli vuole dire al suo interlocutore che per mettersi alla sua sequela bisogna essere disposti a lasciare tutto per mettersi in piena libertà a seguire strade completamente diverse da quelle che il mondo offre e propone. Ricordiamo che in un episodio simile a questo il giovane ricco non ha la forza e il coraggio di staccarsi dalle ricchezze che possedeva e desiste di conseguenza dal seguire Gesù. Egli stesso a tutti i suoi seguaci ricorda di dover passare per la "porta stretta" e arriva a dire che "chi ama suo padre o sua madre più di Me non è degno di Me". Il Signore non accetta di averci a mezzo servizio, la nostra adesione a Lui deve essere piena ed incondizionata. Forse proprio da tale esigenza divina di radicale distacco e completa dedizione, deriva la crisi odierna di vocazioni sacerdotali e religiose.